Pasqua a Napoli, boom di alloggi in nero nella capitale dei turisti

A Capodichino 190mila passeggeri, record rispetto ai dati dell’anno scorso

Turisti a Napoli
Turisti a Napoli
di Gennaro Di Biase
Venerdì 31 Marzo 2023, 23:54 - Ultimo agg. 1 Aprile, 20:27
4 Minuti di Lettura

Il boom turistico della Pasqua ‘23 è tanto intenso quanto anarchico. Tempi di luci e ombre per l’afflusso in città. L’appeal di Partenope continua a crescere per i visitatori, fino a toccare il sold-out e l’80% medio di occupazione camere per la settimana della Resurrezione. Caos e criticità di gestione nell’accoglienza, dall’altro lato, con la «mancanza di personale» e una distanza sempre più elevata tra il numero degli alloggi disponibili sui portali e le strutture dotate di Scia. Un abusivismo che, secondo le stime delle associazioni porta circa «10 milioni di evasione fiscale sull’imposta di soggiorno» e «5mila alloggi abusivi». 

L’offerta sale assieme alla domanda. Parlando di posti letto in generale, sui portali si trovano tra i «12 e i 13mila annunci» per dormire a Napoli, secondo i dati di Federalberghi e Abbac. Numeri importanti, del resto, arrivano anche dalla Gesac: nel periodo delle festività pasquali compreso fra venerdì 7 e martedì 11 aprile - spiegano dalla società che gestisce lo scalo di Capodichino - sono previsti 190mila passeggeri (65mila nazionali e 125mila internazionali), con un incremento del 4% rispetto a Pasqua 2022. L’offerta voli comprende oltre 110 destinazioni, prevalentemente internazionali, fra cui la nuova tratta intercontinentale per Riyadh, operativa a partire dal 3 aprile. «Quest’anno - commenta l’assessore al Turismo Teresa Armato - verrà superato il record del 2022 sia per numero di presenze (si prevede già da Pasqua un 7-8% in più) sia per l’incremento degli stranieri. Abbiamo lavorato già dal ‘22 su due fronti: il potenziamento dei servizi e l’organizzazione di eventi di qualità, come l’installazione dell’opera di Milot a piazza Mercato o l’evento sulla grande tradizione gastronomia napoletana che presenterò nei prossimi giorni con il sindaco». 

«Napoli si conferma capitale del turismo anche internazionale, non solo nel periodo pasquale - esordisce Salvatore Naldi, presidente di Federalberghi - Registriamo il sold-out anche a maggio e giugno, in particolare nei fine settimana. È fondamentale dare impulso al comparto congressuale utilizzando al meglio Mostra d’Oltremare, Stazione Marittima o Città della Scienza.

Tornano in gran numero gli stranieri, soprattutto gli statunitensi. Un mercato da sempre attento alla nostra città, il primo a tornare sui livelli pre-Covid». 

Senza luce non c’è ombra. Un grande afflusso innaffia l’abusivismo e rende più pesante la carenza di personale. Secondo le stime che filtrano da Federalberghi, in città arriva il «doppio delle persone ospitata negli hotel, e la “Scia”, la segnalazione di inizio attività, riguarda appena 1500 strutture sui circa 13mila annunci di stanze presenti su Napoli». Il tutto, porta a un’evasione fiscale enorme sulla tassa di soggiorno, che si aggira intorno ai «10-12 milioni». 

«Stanno aumentando molto le offerte di stanze in affitto – conferma Agostino Ingenito, presidente di Abbac – piuttosto che le case. Si sta tornando alla modalità originaria di Airbnb. L’Iva, sia per Airbnb che Booking, è al 22% sulle commissioni, prima era invece basata su parametri internazionali. Questo comporterà un aumento dei costi anche su Napoli da una media di 75-120 euro a una di 85-130. Se aumentano le stanze aumentano anche gli abusivi. Abbiamo chiesto un incontro in commissione legalità: stimiamo che almeno il 40% delle strutture, circa 5mila annunci, siano abusivi, non adempiono agli obblighi di legge: denuncia degli alloggiati in Questura, Scia e tassa di soggiorno. Gli alloggi sono in grande espansione sia alla Sanità o ai Quartieri, sia in zone come Melito, Mugnano, Casoria. I numeri delle camere in fitto stanno crescendo anche al Vomero. Abbiamo chiesto alla Regione la creazione di un’anagrafe con Cusr (codice identificativo unico) anche per le locazioni brevi».

Video

«L’occupazione camere nella settimana di Pasqua è intorno all’80%, di più rispetto al ‘22 - argomenta Gianna Mazzarella, presidente della Sezione Turismo dell’Unione Industriali - Ma la carenza di personale è un problema: mancano soprattutto camerieri di sala e addetti al ricevimento, ma anche facchini e manutentori. Ogni struttura, specialmente sulle isole e in Costiera, si trova un 30% di personale in meno. Il reddito di cittadinanza continua a incidere sulla difficoltà a reperire personale, ma non solo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA