Il governatore De Luca che solidarizza coi pendolari e invita a «prendere il mitra per il disagio sopportato» (ma poi conferma «stima e rispetto» a tutta l'Eav), gli esponenti dell'opposizione che gli chiedono di dimettersi e lui, Umberto De Gregorio, presidente Eav, che spiega: «La situazione è difficile e chiediamo sempre scusa ai pendolari. Per ora abbiamo evitato la chiusura della Circumvesuviana». Il giorno dopo l'incidente accorso tra il Centro Direzionale e piazza Garibaldi, con un treno della Circumvesuviana che si guasta e sprigiona fumo e i pendolari costretti a percorrere sui binari il tragitto verso la stazione più vicina, le polemiche non solo non si placano, ma salgono di tono. Del resto, ad innescarle è, in qualche modo, lo stesso presidente della Regione, che intervenendo a margine di un convegno sulle politiche abitative, dichiara: «Quando ho visto le immagini di quello che è accaduto ieri alla Circumvesuviana mi è venuto il sangue agli occhi, credo che quei passeggeri avrebbero dovuto prendere il mitra per il disagio sopportato». In verità De Luca aggiunge pure che «scontiamo decenni di nulla nel trasporto pubblico, ci sono mezzi che stanno lì da trent'anni perché da allora non si è avviata una politica di treni e mezzi su gomma, né c'è stato un intervento per sulla sicurezza dei binari e sui sistemi di controllo delle stazioni ferroviarie». E in serata sui social aggiunge: «Riconfermiamo la nostra stima e rispetto per tutti i lavoratori dell'Eav, macchinisti, capotreni, dirigenti, chiamati a far fronte ai disagi dei viaggiatori e a situazioni risultato di decenni di disamministrazione, inefficienza e mancata programmazione». Insomma, nel mitra della mattina inserisce un fiorellino e comunque nel mirino non sembra ci sia De Gregorio.
L'OPPOSIZIONE
Ma sia il centrodestra che il Movimento Cinque Stelle non lesinano critiche al manager. E così, il capogruppo regionale campano di Forza Italia Armando Cesaro chiede subito le dimissioni dell'amministratore unico di Eav: «De Gregorio, sostenendo che la circolazione dei treni fosse in quel momento ferma, ha mentito spudoratamente.Continuare a lasciare al suo posto chi ha dimostrato di occuparsi esclusivamente dei propri interessi politici non è più ammissibile e De Luca, se non vuole essere considerato complice di questo signore, non può più restarsene in silenzio». Invece i Cinque Stelle presentano una mozione in consiglio regionale elencando tutti i disastri degli ultimi mesi e Valeria Ciarambino chiede «l'immediata rimozione del vertici aziendali Eav». De Gregorio, dal canto suo, va avanti. Forte del sostegno del governatore chiede scusa per l'incidente di martedì ma spiega pure che il futuro, se non sarà radioso, sarà comunque migliore del presente e del passato: «Ho trovato 750 milioni di debiti e i treni nuovi Metrostar erano fermi in deposito per un contenzioso. Se non avessimo fatto la transazione con Ansaldo due anni fa, oggi senza i 20 Metrostar in funzione la circolazione sarebbe completamente ferma. Funziona male ma funziona. Nei prossimi anni, con nuovi treni e nuovo personale, con gli investimenti sulla infrastruttura in corso, ci saranno le condizioni perché funzioni bene». L'obiettivo, per Eav e Regione, è quota 100 treni, tra quelli da acquistare e quelli del revamping, che si aggiungono ai Metrostar. Numeri che oggi sembrano lontanissimi.
LA DINAMICA
Intanto, è la stessa Eav a fornire chiarimenti sull'episodio di martedì mattina. Si è verificato un eccessivo surriscaldamento di una resistenza del circuito di trazione. Il fatto ha determinato un'abbondante fuoriuscita di fumo che ha costretto il personale a fermare la marcia e a intervenire con gli estintori. Il capotreno ha poi aperto le porte e invitato i passeggeri a raggiungere la stazione di piazza Garibaldi attraverso i binari ma, secondo quanto ricostruito dall'azienda, in molti avevano già forzato le aperture e si erano riversati sulla strada ferrata, in preda a un comprensibile panico. Nel corso della singolare traversata dei pendolari, il servizio è stato interrotto su tutta la linea. Qui le versioni divergono: molti passeggeri giurano di aver visto treni passare, ma l'Eav specifica che si trattava di un solo convoglio, già partito verso Sorrento, che è proceduto a bassissima velocità e con abbondanti segnalazioni acustiche. Insomma, i viaggiatori non erano in pericolo. Di certo, però, erano tutt'altro che sereni.
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Passeggeri sui binari, scontro
politico sulla gestione della Circum
di Francesco Gravetti
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Giovedì 17 Ottobre 2019, 09:20
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