Pasticcio alla Riviera di Chiaia,
a settembre apre un altro cantiere

Pasticcio alla Riviera di Chiaia, a settembre apre un altro cantiere
di Pierluigi Frattasi
Sabato 28 Luglio 2018, 09:45
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Riapre mercoledì a doppio senso la Riviera di Chiaia. Stasera saranno ultimati i lavori di riasfaltatura. Ma non si fa in tempo a finire l'opera, che il Comune è pronto ad aprire nuovi cantieri nella stessa area. A settembre sarà riaperto il tratto della Riviera di Chiaia tra piazza della Repubblica e via Giordano Bruno, per la posa dei cavi della fibra ottica, che era stato rifatto con l'asfalto solo nel 2015, con la sistemazione anche dei binari del tram. «È il solito problema di questi lavori che si susseguono continuamente - commenta amaramente l'assessore alle Infrastrutture Mario Calabrese - Invito la Municipalità, alla quale sono demandati i lavori sulla fibra, a controllare che il ripristino sia a regola d'arte». Ma quello della Riviera è solo l'ultimo pasticcio legato al mancato raccordo sui cantieri tra Comune e Municipalità, dopo quello del corso Vittorio Emanuele, il cui restyling è slittato per la concomitanza di più interventi anche nelle strade oggetto del piano traffico alternativo. Non solo.

L'anno scorso, in una situazione analoga a quella che vivrà a breve la Riviera, si erano trovate via Nuova San Rocco, a Capodimonte, riaperta dopo 10 giorni dalla riasfaltatura, per la fibra ottica, e via Domenico Fontana e via Pietro Castellino, rifatte pochi mesi prima. In un dossier inviato mercoledì al sindaco, il direttore centrale delle Opere pubbliche del Comune, Raffaele Mucciariello, scrive a proposito dei cantieri: «Ancora una volta - è l'affondo del dirigente - in questi giorni si rileva uno scoraggiante scollamento tra l'organizzazione centrale e quella periferica».

RESTYLING RIVIERA
Dopo un mese di disagi, con la circolazione limitata a sole due corsie della preferenziale e il senso unico da piazza Vittoria a piazza della Repubblica, i lavori alla Riviera di Chiaia saranno terminati stasera. In anticipo di un paio di settimane rispetto al previsto. L'intervento ha riguardato la ricostruzione dell'intera pavimentazione stradale, dei marciapiedi e della segnaletica orizzontale e verticale. «Da mercoledì prossimo - annuncia Calabrese - saranno ristabiliti entrambi i sensi di circolazione preesistenti l'inizio dei lavori. Si riconsegna così alla città l'intera Riviera restaurata». Mentre sul corso Vittorio Emanuele precisa: «I lavori sono slittati per altri interventi indifferibili. Ma si prevede di partire per il momento con il rifacimento dei marciapiedi». E Nino Simeone, presidente della commissione Trasporti, attacca: «Basta sovrapposizioni di cantieri, se necessario si facciano i lavori di notte».

IL NUOVO INTERVENTO
Ma a settembre le ruspe torneranno già alla Riviera di Chiaia, questa volta nel tratto riasfaltato tre anni fa. I cantieri per la fibra ottica dureranno dal 18 al 23 settembre e dal 12 al 15 ottobre per il ripristino definitivo. «I lavori - scrivono i dirigenti comunali - si svolgeranno a traffico aperto, con ausilio di movieri e gli attraversamenti si svolgeranno in più fasi». Una decisione assunta dopo il sopralluogo del 20 luglio. Con altri interventi previsti in via Bruno, via Caracciolo, via Gramsci, via Galiani e Mergellina. Mentre altri lavori del metrò Linea 6 sono previsti nell'area di piazza della Repubblica sul sottopasso per fare i due ingressi sul lato interno e della Villa comunale.

 
IL DOSSIER
In una relazione del 25 luglio al sindaco e alla commissione Trasporti, il dirigente centrale delle Opere pubbliche scrive: «Non si possono subire improvvisazioni sui programmi approvati in conferenza dei servizi da tutti i soggetti interessati. I cronoprogrammi sono fissati proprio per non produrre accavallamenti, anticipi e ritardi nell'apertura dei cantieri, nell'esecuzione dei lavori e nella consegna delle opere. Purtroppo ancora una volta in questi giorni si rileva uno scoraggiante scollamento tra l'organizzazione centrale e quella periferica». E quindi si concede uno sfogo: «Nella città di New York - scrive - ho assistito a interventi su strade a più corsie, fatti trasversalmente su incroci, eseguiti in 2-3 notti. In mattinata, in attesa del ripristino definitivo, sugli scavi venivano apposte lastre di acciaio sulle quali scorreva la normale viabilità. Così come anche a Parigi, Amburgo, Cracovia e Norimberga, dove ho visto operare in termini di contenimento massimo del fastidio, in tempi estremamente brevi». Di contro, conclude, «si percepisce una realtà diversa. Bisognerebbe, quando possibile, dare fondo alle risorse e concentrare i programmi degli interventi sul territorio in modo rapido e risolutivo. Ma le indicazioni finora date da questo ufficio in tal senso, non hanno avuto seguito». Difficile anche ricorrere sempre ai lavori notturni che, secondo il dirigente, vanno valutati caso per caso, in base alle zone e alle disponibilità finanziarie, essendo più brevi, ma più costosi.
 
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