SORRENTO - «Chi sarda si fa squalo se lo mangia». È lo slogan che accompagna l'associazione La Grande Onda, nella protesta contro l'uso improprio delle spiagge libere attrezzate, problematica che già da alcuni anni anima i malcontenti di molti bagnanti che lamentano come, sempre più spesso, questo tipo di spiagge vengano gestite come regolari concessioni. L'associazione ambientalista, si appresta a scendere in piazza, o meglio a scendere in spiaggia, mimacciando di impossessarsi per un giorno degli arenili occupati in modo improprio da lettini ed ombrelloni che - posizionati già dal primo mattino - non lasciano spazio a chi farebbe a meno di tale servizio. La Grande Onda, per ora, mantiene stretto riservo sulla location prescelta per mettere in campo la prima protesta, probabilmente nelle prime ore della mattinata di domenica.
«È una forma di protesta con la quale chiediamo alle autorità, controlli e vigilanza costante, se possibile quotidiana - spiega la presidente dell'Associazione, Laura Cuomo -.