Peppe Di Napoli apre la nuova pescheria a Pianura: «È la più grande d'Italia»

«Ho realizzato tutto da solo insieme ai miei dipendenti»

Peppe Di Napoli
Peppe Di Napoli
di Emma Onorato
Martedì 15 Novembre 2022, 22:41 - Ultimo agg. 17 Novembre, 16:02
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«Ho realizzato il mio sogno. Sin da quando avevo cinque anni desideravo di fare le cose che sto facendo adesso», con queste parole Peppe Di Napoli commenta la sua nuova apertura: la «pescheria più grande d'Italia». Il locale - inaugurato la scorsa domenica in via Domenico Pallucci a Pianura - oggi ha aperto le porte anche al pubblico.

«Il percorso della mia vita l'ho costruito come si fa con il gioco del puzzle: ho aggiunto un pezzo alla volta. Ma il disegno completo del puzzle già lo avevo in mente da tempo e, posso assicurarvi, che nessuno mi ha consigliato su come fare a perseguire questo sogno. Ho realizzato tutto da solo insieme ai miei dipendenti». Così esorta le nuove generazioni a credere in sé stessi e nei propri desideri. Mattone dopo mattone, passo dopo passo, sacrificio dopo sacrificio, perché dove c'è impegno la vita ripaga con generosità.

L'attività di Peppe Di Napoli è arrivata alla sua quarta generazione. Ha avuto inizio con il suo bis nonno e si è susseguita - come vale per le tradizioni - di padre in figlio. «Tutto questo grazie al tuo insegnamento», è la frase che si legge entrando in pescheria. L'ha dedicata al suo avo, nonno Raffaele. Una tradizione che si è arricchita con il valore aggiunto delle nuove generazioni: non solo pescheria ma anche ristorazione, come ricorda Peppe: «Così sono riuscito a rivoluzionare l'attività».

Una pescheria diventata nota anche grazie all'aiuto dei social: «In questo mia figlia Aurora è la regina. È lei che si occupa dei contenuti che pubblichiamo sulle varie piattaforme di social network». Ma la fortuna è arrivata anche per merito della sua grande simpatia. Uno stile vulcanico che ha conquistato tutti. Lo chef si diverte a far coinvolgere i suoi clienti - e i suoi followers - con dei veri e propri show con cui presenta la merce della pescheria esposta sul bancone. Poi spiega passo passo, con un immancabile stile ironico, le sue migliori ricette culinarie.  

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Ma qual è la ricetta del suo successo? Lo chef ricorda che il vero ingrediente del suo trionfo risiede nel conservare una gran dose d'umiltà. «Quando lavoro do tutto me stesso», spiega Peppe mentre mostra le mani segnate dal duro sacrificio. «Ho 27 dipendenti che lavorano con me - tra la pescheria e il ristorante - è questa la cosa più bella che mi motiva a continuare l'attività».

La Pescheria di Napoli dà lavoro a 14 dipendenti. Ma c'è anche la famiglia ad aiutarlo. Alla cassa, infatti, sia la moglie che la figlia si occupano della registrazione di acquisti della clientela.

L'inaugurazione della nuova pescheria significa molto per Peppe Di Napoli, non è solo un altro gradino raggiunto, ma rappresenta una ricca soddisfazione che ha voluto condividere con la sua gente: «Ci tenevo a lanciare questa nuova pescheria a Pianura. L'ho fatto per far capire alle persone del quartiere che possiamo vincere, che possiamo farcela. Perché quando sei conosciuto, e le persone imparano a volerti bene, ti seguono ovunque». Ma le gratificazioni di Peppe continuano: «L'anno scorso è venuto qui uno studente della Bocconi che ha scelto di scrivere la tesi su di me. Lui è un ragazzo di Salerno - spiega Di Napoli - e quando è venuto a trovarmi, per approfondire le sue ricerche, gli ho raccontato del mio modo di fare marketing e di come sono arrivato fin qui. Poi mi ha scritto un messaggio che mi ha riempito di gioia: è riuscito a laurearsi con 110 e lode. Ma non è tutto. Il messaggio mi comunica anche un'altra bella notizia: L'Università di Milano, la Bocconi, mi ha invitato a tenere una lezione sul marketing di strada. Un marketing che nessuno ti insegna».

Lo chef avrà molto da raccontare agli studenti. Negli ultimi tempi ha festeggiato un traguardo dopo l'altro. Due anni fa aprì una seconda attività a Torino, ma non solo, è sbarcato anche in tv. Prossimamente lo vedremo su Food Network - canale 33 - al timone del programma Do you like pesce?  Una giornata in cucina con lo chef Di Napoli che si fa capire da tutti, pure dai pesci, come ribadisce in dialetto tra una battuta e l'altra. Quali sono i suoi progetti futuri oltre alla tv? Peppe svela che c'è anche l'idea di realizzare un'attività in Svizzera dove tratterà solo crostacei e frutti di mare.

Invece, tornando al suo percorso di vita, se dovesse rivolgere un ringraziamento, il suo grazie più grande lo dedicherebbe alla moglie: «Lei mi ha seguito molto in questi anni. L'ho detto anche domenica - durante l'inaugurazione - che la risposerei altre mille volte». E riprendendo la celebre frase di Virginia Woolf, aggiunge la motivazione: «Perché dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna».

Per il primo giorno di apertura al pubblico, si avvistano tanti clienti - novelli e di vecchia data - curiosi di fare acquisti nella nuova pescheria. Così Peppe spiega che ha sempre puntato su un buon rapporto qualità prezzo: «Io sono del popolo. Al posto di guadagnare dieci euro, preferisco guadagnarne sette e far contente le persone - poi tiene a precisare - Ma oltre alla qualità, e alla quantità, io offro anche la cortesia perché credo che quando svolgi un'attività commerciale, quando vendi il pesce, devi anche saperlo fare, devi saper vendere. E io ci tengo al rapporto che instauro con i miei clienti».

Poi sfata il mito sul rincaro del prezzo del pesce sotto le festività di Natale: «I prezzi aumentano perché aumenta la domanda ma l'offerta resta la medesima. Poi c'è da dire che anche per il pescatore è Natale: i ragazzi che lavorano a bordo con lui vogliono la tredicesima, e di conseguenza, se una cosa costa dieci euro la devono vedere a 15 euro, e noi - a catena - anche se prima la vendevamo a 15 euro, la dobbiamo vendere a 20 euro perché la doppia mensilità (per i dipendenti) la dobbiamo pagare anche noi. Ovviamente a rimetterci sono i consumatori». Un aumento dei prezzi legato al Natale che, se unito anche al caro vita, quest'inverno farà senza dubbio schizzare alle stelle il costo pesce.   

La marce rispetto a due anni fa è aumentata del 40%. Ma non tarda ad arrivare il consiglio di Peppe: «Suggerisco ai miei clienti di comprare già da ora la merce e di surgelarla. Perché a me non interessa se guadagno meno a Natale, preferisco sapere che le persone non rinuncino a niente».

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