Regione Campania, una legge per la promozione della Qualità dell'Architettura

Conferenza stampa : Legge per la promozione della Qualità dell'Architettura
Conferenza stampa : Legge per la promozione della Qualità dell'Architettura
di Alessandra Martino
Martedì 30 Novembre 2021, 19:21
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In Italia ma in particolare nel Sud siamo di fronte ad Emorragia di giovani e di intellettualità che stiamo perdendo. Questo è uno dei temi che saranno drammaticamente attuali nei prossimi anni. Alcuni studi ci dicono che se continua questo trend, la Campania nel 2050 dimezzerà la sua popolazione. L'Italia si ridurrà ad essere un Paese da medio- grande a medio-piccolo. In questo Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, apre la conferenza stampa, tenutasi questa mattina a Palazzo Santa Lucia.  

«Se si ha la passione per l'architettura contemporanea, per il nuovo, per la cultura, un giovane dove deve andare oggi? -ha dichiarato il Presidente-. Ovunque, ma non in Italia. È nostro dovere intervenire».

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Per la prima volta in Regione Campania si dota di una legge sull’Architettura, i cui principi ispiratori trovano ragione nel convincimento che l’architettura rappresenti una delle espressioni principali della cultura di ogni tempo. A presenziare a Palazzo Santa Lucia, oltre il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, l’Assessore al Governo del territorio della Regione Campania, Bruno Discepolo, il Direttore del Segretariato regionale del MiC per la Campania, Salvatore Buonomo, la Coordinatrice Nazionale in/Arch Istituto Nazionale di Architettura, Beatrice Fumarola, e Francesco Miceli, Presidente del consiglio nazionale degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori.

«Questa mattina diamo notizia di quello che è l'esito di un avviso pubblico per l'attuazione della legge 19 del 2019, che riguarda la promozione della qualità dell'architettura in Campania. -Ha spiegato l’Assessore Discepolo-.  Con questa legge noi finanziamo una serie di interventi di iniziative che seguono 4 linee che sono: la prima quella della realizzazione di ricerche, di studi, di borse di studio, di eventi ed iniziative; la seconda riguarda la costituzione e la messa in rete, digitalizzazione, di archivi di architettura contemporanea; la terza comprende la realizzazione delle case dell'architettura, i cosiddetti "Urban Center" nelle città della Campania; la quarta riguarda la promozione dei concorsi in architettura, per la realizzazione di opere pubbliche e non solo».  Inoltre, Bruno Discepolo ha sottolineato: «Abbiamo avuto 100 istanze circa e ne abbiamo finanziate 80 con quasi un milione di euro, che genereranno interventi complessivamente con il co-finanziamento dei soggetti per poco meno di 2 milioni di euro. È davvero uno sforzo importante che la Regione Campania fa e crediamo sia davvero la prima in Italia da questo punto di vista».

Durante l’incontro non è mancato anche il tema della trasformazione urbana, ossia il cambiamento dei volti della città al passare del tempo e al modificarsi dei gusti architettonici, cosa che in Italia è praticamente impossibile che avvenga almeno nelle grandi città. Secondo il presidente della Campania la colpa sarebbe dei vincoli imposti da diverse normative sulla conservazione dei beni culturali, pratica che a suo avviso scade nella “mummificazione”.

In Italia non esistono esempi di trasformazione urbana sul modello di Berlino, Londra, Barcellona o Valencia, fatta eccezione per Milano e una media città come Salerno.

«L'architettura contemporanea ha un’attinenza fortissima con due temi identità e cultura. Chi ha un'architettura contemporanea ha l'identità culturale, e una moderna identità provoca curiosità intellettuale ed economia. -ha dichiarato De Luca-. Oggi abbiamo un piano di investimento che sarà mosso dal PNRR, io tolgo una R perché questa età barocca mi ha stancato. Dobbiamo sempre complicarci la vita. Questi nuovi progetti sono delle carte che non possiamo giocare male, perché altrimenti ci troveremmo davanti ad un'emorragia del sud, sempre più giovani vanno e noi non possiamo permettercelo altrimenti la Campania si troverà dimezzata di popolazione».

Per quanto riguarda la città di Napoli, De Luca ha voluto parlare dell’area storica che va dal porto a Piazza Garibaldi, Porta Nolana, Porta Capuana e Napoli Est. «Si tratta di una zona a cui bisogna mettere mano. L’amministrazione si è appena insediata e io voglio avere fede. È una grande sfida, quindi veramente c’è la possibilità per le istituzioni di creare un pezzo di una Napoli europea di grande qualità urbana, di grande qualità architettonica, ma anche di grande ricchezza in termini di sviluppo umano, economico e formativo».

La presentazione di questa mattina fa ben sperare come ha fatto notare anche il Direttore Buonomo: «dobbiamo investire sulle università e le nuove generazioni, sono un fondamentale segmento. Istituzioni e cittadini devono collaborare e confrontarsi solo in questo modo potremmo raggiungere i nostri obiettivi».

È chiaro che, non esistono territori virtuosi se non ci sono regioni virtuose, la Regione Campania è testimonianza di quanto sia attenta all’architettura e alla riqualificazione del Paese.

Come ha fatto notare anche la Coordinatrice Nazionale in/Arch Istituto Nazionale di Architettura, Beatrice Fumarola: «Oggi protagonista di questa conferenza è il risultato di un progetto che sta prendendo già atto dopo mesi di lavoro».

Attualmente le proposte sono pervenute dai comuni di: Salerno, Capaccio Paestum, Polla, Sparanise, Pesco Sannita, dall’ordine degli architetti della Provincia di Benevento, dall’ANIAI Campania, dall’ACEN e da associazioni private.  

Dopo l’arrivo di una legge che tutela quella che è l’architettura e l’arte contemporanea non resta che cominciare a rivalutare in chiave moderna il territorio napoletano, che è ricco come quasi nessun’altra città al mondo, forse Roma, di eredità storiche ma è poverissimo di esempi della modernità anche nel campo dell’architettura.

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