Dj massacrato per il pizzo: le mani del clan D'Alessandro sulla movida di Sorrento

Dj massacrato per il pizzo: le mani del clan D'Alessandro sulla movida di Sorrento
di Dario Sautto
Giovedì 25 Novembre 2021, 07:50 - Ultimo agg. 19:34
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 Prima la richiesta estorsiva, poi il pestaggio della vittima in nome del clan D'Alessandro. La camorra ha messo le mani sulla movida della Penisola Sorrentina. 

Stanotte, i carabinieri della Compagnia di Sorrento hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di E.G., 22enne di Piano di Sorrento, accusato di tentata estorsione aggravata e lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Il complesso delle attività d’indagine, svolte dai Carabinieri della Compagnia di Sorrento e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno consentito di ricostruire un episodio avvenuto nell’estate 2021. Il 22enne avrebbe posto in essere minacce e lesioni aggravate nei confronti di un dj della penisola sorrentina, al fine di imporsi sul territorio nell’organizzazione degli eventi nei locali della “movida”. 

Dalla ricostruzione investigativa è emerso come E.G. in più circostanze abbia avvicinato la vittima, minacciandola al fine di dissuaderla dal proseguire con la propria attività professionale, pretendendo il pagamento di somme di denaro per poter suonare nei locali della costiera, facendo valere la forza di intimidazione derivante dalla riconducibilità dell’indagato al clan D’Alessandro. 

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L’azione criminale, tesa ad annullare eventuali forme di concorrenza nel settore dell’intrattenimento e degli eventi da ballo con la violenza e la forza intimidatrice tipica del “metodo mafioso”, continuava con il pestaggio “dimostrativo” nei confronti della vittima, la quale veniva aggredita violentemente nei pressi della propria abitazione. 

Contestualmente all’esecuzione della misura, i militari hanno operato perquisizioni delegate dalla Dda nei confronti di altri tre indagati. 

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato per la custodia presso la casa circondariale di Napoli-Secondigliano. 

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