Piazza Mazzini, la Municipalità all'attacco: «Aiuole e giardini devastati dai volontari»

Piazza Mazzini, la Municipalità all'attacco: «Aiuole e giardini devastati dai volontari»
di Antonio Folle
Sabato 27 Giugno 2020, 16:42
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L'intervento di un gruppo di volontari percettori del reddito di cittadinanza a piazza Mazzini continua a sollevare un vespaio di polemiche. I tecnici della seconda Municipalità guidata dal presidente Francesco Chirico, dopo l'intervento dei volontari dello scorso lunedì, hanno effettuato un sopralluogo in piazza per rendersi conto dei lavori effettuati. La sorpresa, come afferma il numero uno del secondo parlamentino, è stata a dir poco spiacevole.

«Questo intervento non solo è stato effettuato senza alcun criterio - ha spiegato Chirico - ma è stato effettuato senza alcun coordinamento con i nostri uffici tecnici che avrebbero potuto dare importanti indicazioni su come effettuare gli interventi di pulizia senza rovinare piante e alberi. A piazza Mazzini le aiuole sono state praticamente distrutte dal momento che è stato sfalciato via tutto».

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La seconda Municipalità, che pure più volte si è avvalsa degli interventi di gruppi di volontari per la manutenzione del verde pubblico - le difficoltà su questo fronte sono note a causa della cronica mancanza di personale - pur sottolineando l'importanza del gesto dei cittadini che hanno voluto mettere a disposizione il loro lavoro in favore della collettività, punta il dito contro un intervento fai-da-te realizzato senza le necessarie autorizzazioni.

«Ci sono tantissimi volontari che ci danno una mano a prenderci cura del verde - continua Chirico - ma in ogni caso prima di tagliare via aiuole e arbusti si consultano con noi, chiedono le dovute autorizzazioni e, soprattutto, si lasciano guidare da tecnici preparati. A piazza Mazzini non ci si è limitati a un semplice intervento di pulizia, ma sono state prese decisioni assolutamente arbitrarie sul destino di quell'area verde. Non è così - l'affondo di Chirico - che si rende un buon servizio alla cittadinanza. La cosa che più ci lascia perplessi è che insieme ai volontari erano presenti alcuni esponenti istituzionali che conoscono l'importanza di certi tipi di competenze ma che, forse, hanno pensato più alla campagna elettorale che alla reale cura del verde».
 

 

Capitolo a parte per la rimozione dei rifiuti. Ancora oggi in piazza sono presenti i grossi sacchi di rifiuti che i volontari hanno rimosso dalle aiuole che versavano da mesi in terribili condizioni. 

«Ho chiesto ai responsabili territoriali di Asìa di intervenire per rimuovere i rifiuti - ha spiegato ancora il numero uno del parlamentino di piazza Dante - e mi è stato riferito che ci sono notevoli difficoltà per rimuovere quei grossi sacchi che sono stati ammassati in prossimità dei cassonetti. Si tratta di rifiuti che non sono stati correttamente differenziati dai cittadini che hanno pensato bene di chiudere nello stesso sacchetto plastiche, bottiglie, rami e sfalci di potature. Ora ci troviamo di fronte all'ennesimo nodo che dovrà essere sciolto nelle prossime ore». 

Sull'utilizzo dei percettori di cittadinanza per lavori di pubblica utilità Chirico ha le idee chiare: «In linea di massima sono assolutamente favorevole e, anzi, ringrazio i cittadini che si sono rimboccati le maniche e hanno messo a disposizione il loro tempo. Non si può consentire però che interventi di tale portata vengano realizzati senza tener conto delle necessità del verde e senza interpellare le istituzioni che possono e devono mettere a disposizione i loro tecnici qualificati. I volontari di Retake Napoli o di Sii Turista della tua Città, giusto per fare un esempio - conclude Chirico - prima di realizzare qualsiasi tipo di intervento si mettono in contatto con la Municipalità, chiedono le autorizzazioni e realizzano gli interventi in sicurezza.
Il nostro appello per i volontari di qualsiasi associazione è di seguire questa buona prassi per evitare di creare danni al verde che è patrimonio di tutti». 

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