Piedigrotta, il Telegraph loda la festa
che non c'è: il 12 solo la processione

Piedigrotta, il Telegraph loda la festa che non c'è: il 12 solo la processione
Sabato 7 Settembre 2019, 09:10
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IL CASO
Giuliana Covella
Secondo il quotidiano Telegraph, tra i festival di luci più belli d'Italia ci sarebbe anche quello di Piedigrotta. Ma al giornale britannico sarà certamente sfuggito che da parecchi anni, di quella gran kermesse di settembre, non c'è più traccia. O meglio: i carri, la musica, la danza e le canzoni napoletane hanno lasciato il posto alle celebrazioni liturgiche e a quella che non si chiama più festa di Piedigrotta, bensì della Madonna di Piedigrotta. Senza contare che anche quando il festival rappresentava davvero un grande evento per la città di Napoli, le luci non ne sono mai state la principale caratteristica. Ma torniamo alla classifica del Telegraph: nell'elenco figurano, tra le altre, la festa della Rificolona di Firenze, della Madonna Bianca di Porto Venere, Luci d'artista a Torino, quella delle lucerne di Somma Vesuviana, di Santa Domenica di Scorrano, il Sant'Oronzo Festival di Lecce. In ogni caso, qui a Napoli, benché sia scomparso il festival canoro, resta la millenaria festa religiosa. Come sottolinea il parroco della Madonna di Piedigrotta, don Piero Milani: «Anche se non c'è più il festival della canzone con i carri allegorici, noi manteniamo da secoli la tradizione liturgica, ancora molto sentita non solo nel quartiere ma in tutta la città».
LA FESTA STORICA
Partiti il primo settembre i festeggiamenti proseguiranno fino al 12, con la festa religiosa, molto attesa dai pescatori di Mergellina. Un appuntamento che prevede la tradizionale processione delle barche a mare alla quale parteciperà il cardinale Crescenzio Sepe. Ma quando nasce questa kermesse a metà tra il sacro e il profano? Quella di Piedigrotta è una festa secolare e deriva dai baccanali romani destinati a propiziare la fecondità. A quei tempi si festeggiava nei pressi della grotta di Posillipo o Crypta neapolitana, la galleria romana che univa Mergellina e Fuorigrotta. Con il passare del tempo la festa ha iniziato a includere carri allegorici preceduti da bande musicali, che salutavano i sovrani borbonici in largo di Palazzo (l'attuale piazza Plebiscito). In particolare si ricorda la sfilata dell'8 settembre 1859, l'ultima dei Borbone, con 47 battaglioni, 33 squadre d'assalto e 64 pezzi d'artiglieria alle quali seguirono le cannonate dai cinque castelli cittadini. Dal 1952 la festa fu abbinata al Festival della canzone napoletana che si svolse fino agli anni 70.
I FESTEGGIAMENTI
Anche quest'anno la festa di Piedigrotta, che si terrà fino al 12 settembre, prevede appuntamenti religiosi, ma non solo. Come oggi, alle 20, con il suggestivo corteo di barche a Mergellina che porterà il quadro della Madonna, cui seguirà la messa sulla spiaggia dei pescatori celebrata dal cardinale Crescenzo Sepe. «Un momento molto atteso dai fedeli - commenta don Milani - le celebrazioni inizieranno stamattina alle 6 con la Voce alla Madonna nei vicoli, le preghiere, il Rosario e gli antichi canti e, dopo la celebrazione eucaristica delle 8, il volo di uccellini». Dopo la sfilata delle barche a mare, alle 22.45, appuntamento in piazza Torretta con la processione in chiesa per gli auguri alla Vergine. Altro momento clou quello di domani, con il raduno (alle 10.30) alla stazione di Mergellina dei bambini vestiti con abiti di carta: «Anche questo è un rito simbolico - spiega il parroco - perché gli anziani del quartiere tramanderanno la tradizione vissuta da bambini ai giovani». Martedì alle 21 ci sarà la Serenata alla Madonna. La tradizione religioso-popolare nelle espressioni artistiche napoletane. Giovedì infine si conclude con la messa, alle 19, presieduta dall'Abate Generale dei Canonici Regolari don Franco Bergamin e la premiazione del concorso Piccolo Madonnari e Vestitini di carta.
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