Lotta agli evasori e aumento ticket:
Anm, nuove misure contro fallimento

Lotta agli evasori e aumento ticket: Anm, nuove misure contro fallimento
di Pierluigi Frattasi
Giovedì 7 Dicembre 2017, 09:33
4 Minuti di Lettura
Dimezzare l'evasione in due anni con controlli a tappeto anche con l'ausilio delle forze dell'ordine a bordo dei mezzi e nelle stazioni e presidi fissi agli ingressi. L'Anm punta a incentivare l'uso dei biglietti anziché fare le multe. L'obiettivo è portare al di sotto del 25% entro il 2019 la quota di chi evita il ticket per ridurre le perdite in bilancio. E la stretta sui portoghesi sarà il piatto forte della revisione del piano di risanamento. Il 2016 e il 2017 hanno registrato segnali positivi sull'aumento della vendita dei biglietti, che lo scorso anno, anche grazie all'appeal turistico di Napoli in crescita, è aumentata soprattutto sulla Linea 1 del metrò. Ma troppo tempo si è perso per l'avvio della controlleria unica - con ben 85 verificatori in più in strada - tra le misure principali previste dal vecchio piano non ancora attuata. Da qui, la necessità di accelerare nel nuovo documento che avrà validità di 2 anni e si concluderà nel 2019, come il vecchio piano e come prevede il decreto Madia.

Il testo è al momento allo studio di un team di esperti, sotto la supervisione del presidente della Napoli Holding Amedeo Manzo. Il nuovo piano vedrà la luce, probabilmente, la prossima settimana, con la certificazione dell'advisor Ernst&Young. Massimo riserbo su cifre e misure ma tra i corridoi di palazzo circolano già le ipotesi sui possibili correttivi, basate sul monitoraggio dei risultati raggiunti quest'anno. Il vecchio piano, firmato dall'ex amministratore Alberto Ramaglia, infatti, è stato approvato a marzo dal consiglio comunale. Ma i primi atti sono arrivati tecnicamente solo a giugno. Il cronoprogramma, a causa dei tempi burocratici, non è stato rispettato a pieno e un tagliando è d'obbligo.

Nei primi 5 mesi di amministrazione del nuovo manager Ciro Maglione si sono recuperati circa 20 milioni, rispetto ai 22 previsti. Tra i risultati già raggiunti, l'abbattimento del 50% dei costi dell'Rcautobus, diminuiti di quasi 6 milioni, e di quelli dell'energia, scesi di 3 milioni. Risparmiato anche un milione sulle pulizie. Mentre si è messo mano alla questione degli inidonei temporanei, con un recupero di 25 autisti che non andavano a visita da mesi. Sono state tagliate spese come il Cral aziendale, con un risparmio di 150mila euro all'anno. Il nuovo piano continuerà su queste leve, con l'obiettivo di arrivare al pareggio nel 2019.

 

Un nuovo aumento dei biglietti era già nell'aria. Il vecchio piano prevedeva una scalata graduale da uno a 1,30 euro in tre anni. Il ticket corsa singola è aumentato a 1,10 euro a giugno e l'Anm nei giorni scorsi ha chiesto al Comune lo scatto a 1,20 a partire da gennaio. Ma c'è un'ipotesi bis. L'aumento è legato ai tempi del decreto regionale sulle tariffe che dovrà recepire la richiesta del Comune. Ogni giorno che passa equivale a minori incassi. Così se il decreto dovesse richiedere più tempo del previsto, ci sarebbe la possibilità di effettuare un unico scatto, anticipando l'aumento a 1,30 euro a 2018 inoltrato.



Il parco mezzi
Nonostante le difficoltà economiche e le lungaggini amministrative, l'Anm si avvia a rinnovare il parco mezzi nei prossimi due anni. Questo porterà a servizi più efficienti e confortevoli per gli utenti. Il piano prevede l'arrivo di circa 130 nuovi bus e di 20 treni nuovi della Linea 1 del metrò tra il 2018 e il 2019, che consentiranno di migliorare le frequenze e aumentare anche gli incassi.
Bus in provincia
Anm gestisce 5,4 milioni di km su gomma nell'hinterland, per i quali riceve dalla Città Metropolitana e dalla Regione contributi. Il vecchio piano prevedeva la dismissione di 4,9 milioni di km, con il passaggio di 170 autisti ad altro operatore, probabilmente Ctp, e un risparmio di 7,3 milioni di euro all'anno. Se l'azienda dovesse lasciare la provincia, perderebbe anche questi contributi, mentre resterebbero invece i costi del personale. Da qui, l'ipotesi di far slittare l'operazione al termine dell'aggiudicazione del bando di gara regionale per il Lotto 4.
Controllori
Il potenziamento dei verificatori è legato alla procedura degli esuberi. Il piano prevede la riqualificazione di 60 controllori su bus, metro e funicolari e 25 ausiliari del traffico. La manifestazione d'interesse bandita da Anm è scaduta ieri ed è stato boom di domande. Oltre 40 quelle arrivate in azienda. Senza contare quelle depositate nei vari stabilimenti. La qualifica come controllore, infatti, per gli impiegati in esubero potrebbe comportare anche 100 euro in più al mese, poi riassorbibili con gli scatti. Il piano prevede di partire entro fine anno, non appena saranno fatti i corsi formativi.
Ripatrimonializzazione
Per poter funzionare, però, il piano di risanamento ha bisogno di risorse sicure già previste dal piano Ramaglia, con trasferimenti regolari di 54 milioni dal Comune e 58 dalla Regione. L'Anm ha chiesto 82 milioni di euro di arretrati per garantire la continuità aziendale nel 2017. Ma anche di continuare la ricapitalizzazione. Il vecchio piano prevedeva il trasferimento di beni immobili per 65 milioni, con l'opzione di ulteriori 12 milioni, arrivando a un totale di 77 milioni. Ma il conferimento dei depositi potrebbe non bastare. Finora il Comune ha trasferito solo il parcheggio Brin per 10 milioni. Come anticipato dal Mattino, l'Anm ha chiesto al Comune di conferire la metà della somma in soldi liquidi.
I tagli
Scure anche sui bonus di funzionari e dirigenti. In arrivo buste paga più leggere. In media i tagli saranno di circa 300 euro per i dipendenti ex Anm e di mille per quelli ex Metronapoli.
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