Pimonte, 35enne pestato durante una partita di calcio, Borrelli: «Queste belve dovranno pagare»

Pimonte, 35enne pestato durante una partita di calcio, Borrelli: «Queste belve dovranno pagare»
Giovedì 18 Novembre 2021, 11:29 - Ultimo agg. 17:34
3 Minuti di Lettura

A Pimonte, comune dei Monti Lattari, un 35enne è stato pestato durante una lite nata durante una partita di per un torneo di beneficenza organizzato dalla parrocchia. L’uomo è stato ricoverato al San Leonardo di Castellammare con una prognosi di due settimane.

Secondo le testimonianze dei tanti presenti, l’aggressione sarebbe avvenuta durante la gara tra Napoli e Sassuolo del campionato serie A Pimonte. La vittima è stata assalita con calci e pugni dal branco e poi lasciata a terra priva di conoscenza. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, che sono al lavoro per identificare i colpevoli.

Video

«Davvero assurdo che un momento di sport, di aggregazione, di beneficenza si sia trasformato in una violenza inaudita. Queste persone sono delle belve che per chissà quale motivo hanno rischiato di ammazzare una persona. Chiediamo agli inquirenti di procedere con le indagini per assicurare alla giustizia questi violenti che dovranno pagare duramente. Niente attenuanti, questa ondata di violenza va fermata ad ogni costo!», ha commentato il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli e delle rappresentanti territoriali del “Sole che Ride” Elena Marini e Marilena Schiano Lo Moriello.

«La Comunità di Pimonte condanna la violenza in qualunque sua forma.

Voglio esprimere massima solidarietà e vicinanza alla famiglia dell’uomo che ieri è stato vittima di un attacco squadrista, in quanto brutalmente picchiato da sei persone durante una partita di calcetto. Il torneo, promosso dalla parrocchia di Tralia per raccogliere fondi da destinare in beneficenza, si è trasformato in un atto vile e ingiustificato. La furia che si è scatenata in campo ha causato l’immediato ricovero di un 35enne in ospedale per trauma cranico, con ben due settimane di prognosi. Poteva concludersi molto peggio. Affidiamo alle forze dell’ordine il compito di fare piena luce su questa raccapricciante vicenda per inchiodare i responsabili alle loro responsabilità. Nessuna attenuante per i partecipanti alla vile aggressione, solo il fermo convincimento che Pimonte non è terra di picchiatori e violenti, è bensì una comunità di pace che guarda ai valori della solidarietà», queste le parole di Michele Palummo, sindaco di Pimonte.

«Ci teniamo infine a precisare – prosegue il sindaco - che il torneo è stato momentaneamente sospeso e non annullato. Per il comportamento di pochi non possono essere penalizzati anche i pimontesi che ogni giorno si adoperano per la comunità, come gli stessi organizzatori del torneo e i tantissimi giovani impegnati nelle attività sociali. Ma al contempo crediamo sia necessario un momento di riflessione per tutti, in segno di rispetto per la vittima dell’aggressione e per la sua famiglia». Ha così concluso il sindaco Palummo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA