Pio Monte della Misericordia, il catalogo del patrimonio storico e artistico

Pio Monte della Misericordia, il catalogo del patrimonio storico e artistico
di Valentina Bonavolontà
Venerdì 19 Novembre 2021, 23:20 - Ultimo agg. 23:41
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Napoli. A cinquant’anni dal pionieristico volume di Raffaello Causa, è stato presentato il nuovo catalogo nella chiesa del Pio Monte della Misericordia, che riunisce per la prima volta, in un unico lavoro, gli studi più attuali sull’intero patrimonio storico e artistico dell’Ente.

Oltre 800 pagine in due tomi dal titolo Pio Monte della Misericordia. Il patrimonio storico e artistico, a cura di Paola D’Alconzo e Luigi Pietro Rocco di Torrepadula con la collaborazione di Loredana Gazzara.

«Il precedente catalogo era dedicato solo alle opere pittoriche, mentre in questo caso abbiamo allargato lo sguardo a tutto il patrimonio: argenti, paramenti sacri, le iscrizioni e le arti applicate, oltre che il patrimonio della sezione di arte contemporanea, che fino a qualche anno fa non esisteva». - spiega Paola D'Alconzo, curatrice scientifica del catalogo. 

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Pubblicato dalla casa editrice Arte’m, il catalogo raccoglie saggi, schede e apparati che abbracciano il variegato complesso di beni di interesse culturale dell’ente, stratificatosi a partire dalla sua fondazione, nel 1602, fino a oggi, e ribadiscono l’intento dell’istituto di farsi carico, accanto all’originario e preminente scopo benefico e assistenziale, di una vocazione museale ormai vissuta anch’essa come fondativa della propria identità storica.

«Essere curatrice scientifica del progetto è una grossa responsabilità» - spiega Paola D'Alconzo. «Soprattutto per la scelta degli autori, più di quaranta.

E la scelta dell'editore, Arte'm, che ha lavorato in maniera professionale. È stato fatto un enorme lavoro di documentazione, di archivio ed è stata necessaria una importante coordinazione tra gli autori». 

Dedicata alla memoria di Gianpaolo Leonetti di Santo Janni, l’opera è divisa in due tomi ed è frutto di un lungo lavoro di ricerca condotto dai due curatori, dal conservatore della Pinacoteca, dal responsabile dell’Archivio storico del Pio Monte, da autorevoli studiosi e docenti di diversi atenei che hanno amichevolmente partecipato al progetto, e anche da molti giovani studiosi e promettenti ricercatori ai quali è stata offerta un’occasione professionale e curricolare.

I saggi, le schede scientifiche delle opere e le appendici documentarie approfondiscono il vastissimo e prezioso patrimonio dell’Ente, inquadrandone il contesto e illustrando le singole opere, giunte al Pio Monte della Misericordia grazie a donazioni ed eredità, quegli stessi lasciti finanziare le attività istituzionali di assistenza ai più bisognosi.

«Conoscere di ogni manufatto artistico quali sono le caratteristiche materiali, stilistiche e la storia significa anche metterle in sicurezza, fare già un'azione di tutela di tutto il patrimonio artistico dell'Instituto»- commenta Luigi Pietro Rocco di Torrepadula. 

«Tengo a ricordare - continua Paola D'Alconzio - che per festeggiare l’uscita della nuova pubblicazione, giovedì 25 novembre, il Pio Monte propone al pubblico l’iniziativa “Pinacoteca Porte Aperte”, visite speciali e gratuite per condurre il pubblico, attraverso il racconto del nuovo catalogo, alla scoperta delle opere d’arte, dell’archivio storico, di curiosità e novità emerse dalle recenti ricerche del grande patrimonio secolare dell’Istituzione». 

Ingresso libero fino a esaurimento posti - prenotazione obbligatoria entro il 24 novembre su www.piomontedellamisericordia.it, tasto “prenotazioni” - sarà richiesto di esibire il green pass.

Alla cerimonia di presentazione dopo i saluti di Alessandro Pasca di Magliano, Soprintendente del Pio Monte della Misericordia, erano presenti Luigi La Rocca, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, Rosanna Romano, Direzione Generale per le politiche culturali e il turismo della Regione Campania, Matteo Lorito, Rettore dell’Università di Napoli Federico II e Andrea Mazzucchi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Napoli Federico II e Mia Filippone, vicesindaca del Comune di Napoli. 

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