Dopo Bobby Solo e Mogol anche la Lux Vide, società produttrice di successi cinematografici e televisivi come «Don Matteo», «Diavoli» e «I Medici», aderisce all'azione di contrasto alla pirateria audiovisiva dello studio legale italo-statunitensi Emme-Team e presenta una denuncia in Procura, a Napoli: lo scorso 21 aprile Luca Bernabei, amministratore delegato e legale rappresentante della Lux Vide, ha depositato un esposto ai pm partenopei che stanno indagando sul fenomeno.
Come gli artisti anche le aziende del settore vengono gravemente danneggiate dalla pirateria multimediale che sottrae profitti derivanti dagli incassi cinematografici, dalla gestione delle royalties e dalla pubblicità.
Tra le info anche i nomi dei siti di «file sharing» e «di aggregazione» utilizzati dai «pirati»: sui primi viene stoccato il materiale multimediale, che sarebbe stato duplicato direttamente dagli originali dei film, film in tutte le lingue e in qualità «Blu Ray» o in «4K», resi disponibili addirittura prima ancora della distribuzione nei cinema o in televisione. Lo stesso discorso vale anche per le copie di milioni di titoli di libri o cd musicali, ottenuti direttamente dai master usati per la stampa dei supporti. Sui siti web «di aggregazione», invece, sono stoccati i link ai quali fare riferimento per visionare o scaricare i contenuti.