Pizza gratis per i cittadini di Bergamo, l'iniziativa di un giovane napoletano

Pizza gratis per i cittadini di Bergamo, l'iniziativa di un giovane napoletano
di Antonio Folle
Lunedì 15 Giugno 2020, 18:37 - Ultimo agg. 19:08
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Pizza gratis per i cittadini di Bergamo che verranno a visitare la nostra città. E' l'iniziativa di Pasquale Pecoraro, giovane pizzaiolo di via Tribunali che già alcuni giorni fa si era reso protagonista di un gesto di solidarietà nei confronti dei medici e degli infermieri del complesso degli Incurabili in prima linea durante l'emergenza Covid. L'iniziativa vuole essere, nelle intenzioni degli organizzatori, un modo per "tendere la mano" al nord del paese e, allo stesso tempo, un gesto di maturità della città di Napoli nei confronti di chi, specie durante l'emergenza Coronavirus, poco ha fatto per cercare di limitare la secolare diffidenza tra il nord e il sud del paese.

«Credo che sia necessario unirsi tutti insieme, nord e sud, per superare finalmente questo brutto momento e unire sul serio il nostro paese - ha commentato il giovane pizzaiolo - per questo saremo ben felici di offrire il pranzo o la cena ai cittadini di Bergamo che decideranno di venire a visitare la nostra città. Ci auguriamo, con questo gesto, di dare un contributo a limitare le diffidenze che ancora ci sono e credo che i gesti di distensione debbano partire proprio dai giovani, quelli che rappresentano il futuro della nostra Italia».
 

Nonostante la spontaneità del gesto, però, non sono mancate le polemiche-social scatenate da parte di chi non dimentica il clima di offese nei confronti dei napoletani lanciati anche a mezzo stampa dagli italiani che vivono nel nord del paese. Polemiche che Pasquale Pecoraro rispedisce al mittente con decisione.

«Ascolto con rispetto tutte le posizioni e non potrebbe essere altrimenti - spiega - io per primo non ho dimenticato le ingiurie e le offese che provengono da una parte dei cittadini del nord. Sono però convinto che quello è il pensiero solo di pochi sconsiderati e non della stragrande maggioranza degli italiani che amano la nostra città e che quando possono vengono a farci visita, facendo girare anche la nostra economia. Non sono d'accordo con chi ha un atteggiamento di chiusura - prosegue - perchè credo fortemente nella necessità di unirci tutti insieme anche per rilanciare il turismo nella nostra città. Il nostro paese potrà dirsi veramente unito quando impareremo a conoscerci a vicenda e a rispettare le differenze che poi sono la vera ricchezza dell'Italia. Noi giovani - conclude - dobbiamo dare l'esempio e non abbassarci al livello di chi non conosce altro che l'insulto come forma di approccio agli altri».

Con la riapertura degli spostamenti tra regioni anche nel centro storico di Napoli cominciano a vedersi le prime timide riprese del turismo. Di sicuro è ancora presto per tirare le somme su una stagione estiva che, inevitabilmente, sarà compromessa dai postumi del lockdown, ma proprio nell'ottica del rilancio di uno dei settori trainanti dell'economia partenopea, i gesti di distensione e di amicizia dopo la peggiore epidemia degli ultimi quarant'anni sono forse il viatico migliore per far ripartire Napoli e la Campania. 
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