Pizzo e ironia, a Napoli impazzano le lezioni di burlesque

Pizzo e ironia, a Napoli impazzano le lezioni di burlesque
di Francesca Scognamiglio
Mercoledì 16 Ottobre 2019, 08:18 - Ultimo agg. 08:22
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Hanno dai 18 ai 60 anni, sono casalinghe, studentesse, professioniste, alcune sono single mentre molte altre sono madri e anche mogli; tutte donne napoletane, con vite diverse ma con una passione in comune: il burlesque. E così ogni sera, nelle palestre o nelle sale da ballo di diversi quartieri della città, signore e signorine provano a mettersi in gioco indossando bustini, lingerie di pizzo, piume e tacchi per sperimentare, con autoironia, le proprie capacità seduttive e danzare per ritrovare autostima e, contemporaneamente, tonificare il proprio corpo. Sensualità, femminilità e ironia: queste le parole d'ordine del burlesque, disciplina che mescola la danza all'arte teatrale, un genere di ballo sexy dal fascino retrò ricco di mimica e gioco, da ballare in reggicalze e col boa.

 

Nato in Inghilterra nella seconda metà dell'Ottocento come forma di intrattenimento, a Broadway assunse le caratteristiche del varietà arricchito da balletti messi in scena da ballerine poco vestite e da spogliarelli raffinati e divertenti. Molto in voga tra le star dei giorni nostri, che ricorrono al burlesque in film, videoclip musicali o spettacoli teatrali, questo genere di ballo è sempre più diffuso tra le persone comuni, desiderose talvolta di diventare vere e proprie performer, alla stregua di Dita von Teese, o per superare alcune barriere psicologiche come la timidezza o un cattivo rapporto con lo specchio o solo per piacersi e piacere. A sottolineare l'attività sia adatta a tutte è la napoletana Claudia Letizia, alias Lady Letizia, performer riconosciuta come regina del burlesque italiano (dal suo esordio in tv nel format Lady Burlesque di Sky) nonché attrice e speaker: «Il burlesque è per tutte le donne, anche meno giovani e non magre, perché non è una danza, ma una performance artistica in cui con estrema ironia ci si prende in giro enfatizzando e mostrando i propri difetti, rendendoli sexy ed affascinanti. Così le donne imparano ad accettarsi, riscoprendosi più sensuali e femminili, smettendo di rincorrere uno stereotipo». Al Vomero le aspiranti ballerine si ritrovano il martedì sera in vico Acitillo al Clubbino e il giovedì sera presso la Dance Company dove, guidate dalla coreografa Francesca Filardo, in arte Candy Bloom, seguono lezioni per poi mettere in scena, a fine stagione, spettacoli di varietà. «Le mie allieve hanno per lo più tra i 40 e i 55 anni spiega la ex costumista e oggi ballerina Filardo - un'età in cui le donne hanno già una certa consapevolezza del proprio corpo, ma cercano il modo di migliorare il rapporto con la propria femminilità. Il burlesque aiuta loro a recuperare autostima, ma anche a fare gruppo e socializzare». In piazza Dante c'è poi L' Accademia di Burlesque Cabaret Napoli (presso La Maison du Tango) guidata dalle artiste Roby Roger alias Roberta Della Volpe e Floriana D'Ammora, in arte Fanny Damour, che sottolineano come tra i benefici ci sia un miglioramento del proprio rapporto con la sessualità. «Da noi vengono donne dai 18 ai 50 anni - spiega Roby Rogers- che, anche in virtù di un lavoro di introspezione e di ricerca personale, ritrovano se stesse mentre creano complicità e si confrontano con le altre donne. Il messaggio che il burlesque non è una sfilata di donne che mostrano le gambe ma un'arte che mette insieme danza, circo e arti visive e dove la seduzione fa da collante». Presso questa accademia a breve partirà un corso per principianti mentre attualmente si tengono incontri il mercoledì e il giovedì sera. Ma, per tante, la vita sotto i riflettori continua: è il caso della compagnia composta da Candy Bloom con sue ex allieve oggi ballerine professioniste, che saranno in scena a dicembre nei teatri con Burlesque in love.
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