Si sono presi altri sei mesi di lavoro. E hanno notificato di recente a tutti i protagonisti di questa storia un avviso di proroga delle indagini, per mettere a fuoco una serie di aspetti legati al contratto di Victor Osimhen, ma anche di altri ex giocatori transitati a Napoli. Poche righe firmate dal pm napoletano Francesco De Falco e indirizzate ai vertici della società azzurra che, come è noto, sono coinvolti nelle inchieste sull'acquisto del calciatore dalla società francese del Lille. Un affare, almeno sulla carta, di 71 milioni di euro (52 milioni cash, più la cessione del portiere Karnezis e e di tre Primavera), su cui ci sono verifiche incrociate: quelle della guardia di Finanza di Napoli, ma anche quelle del corrispettivo nucleo investigativo francese, che sta scavando nei conti della società transalpina. Tecnicamente, dunque, la Procura di Napoli potrebbe chiudere le indagini la prossima primavera, quando anche alla luce del carteggio in corso con i francesi potrebbe chiedere l'archiviazione o esercitare l'azione penale, in vista dell'apertura formale di un processo. Possibilità tutte da mettere a fuoco, in una inchiesta che va avanti dalla scorsa estate, quando vennero notificati avvisi di garanzia a carico tra gli altri dello stesso presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis.
Falso in bilancio è l'ipotesi su cui si muovono gli inquirenti napoletani (pool coordinato dall'aggiunto Vincenzo Piscitelli), sulla scorta di una serie di valutazioni legate al doppio binario usato per portare Osimhen a Napoli.
Come è noto, al momento si muove anche la giustizia sportiva, dal momento che il procuratore Figc Chiné si dice pronto a chiedere gli atti alla Procura di Napoli sull'affare Osimhen, in uno scenario che sembra quanto meno ripetitivo. Difeso dal penalista napoletano Fabio Fulgeri, si era espresso così alcuni mesi fa sul Mattino: «In questa vicenda la società partenopea è assolutamente serena, anche perché il caso è stato trattato in sede di giustizia sportiva e ci ha dato un esito favorevole in ben due circostanze». Un riferimento esplicito legato alla assoluzione in sede disciplinare del Napoli, quando ormai due anni fa - vennero fuori i primi sospetti legati alla storia del contratto di Osimhen. Ora si attendono verifiche sul piano penale e disciplinare, anche se in attesa di leggere le motivazioni della stangata alla Juventus c'è un dato di fatto: sul caso Osimhen mancano intercettazioni e mail dalle quali emergerebbe il presunto metodo usato dal club bianconero per costruire bilanci quanto meno sospetti. Un particolare che dovrebbe fare la differenza tra Napoli e Torino.