Pm arrestato, indagine nata da esposto dei colleghi

Pm arrestato, indagine nata da esposto dei colleghi
Martedì 6 Febbraio 2018, 12:57
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L'inchiesta della Procura di Messina che avrebbe scoperto un'associazione criminale di cui facevano parte l'ex pm siracusano Giancarlo Longo, gli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore, per anni capace di pilotare e condizionare indagini penali a vantaggio dei clienti dei due legali, anche grazie alla complicità di una serie di consulenti tecnici, nasce dall'esposto firmato da otto pubblici ministeri di Siracusa, colleghi di Longo. L'esposto è del 24 settembre del 2016 e denuncia il sospetto di rapporti illeciti tra l'ex pm, nel frattempo trasferito al tribunale civile di Napoli, e Calafiore e Amara. Rapporti, che, scrivevano i magistrati, sarebbero stati una sorta di «prosecuzione sottotraccia» delle relazioni illegali che un altro pm siracusano aveva con i due difensori. Si tratta di Maurizio Musco, che è stato condannato con sentenza definitiva per abuso d'ufficio insieme all'allora capo della Procura Ugo Rossi. La società di consulenza di Amara, che è anche legale esterno dell'Eni, e Calafiore, ha rapporti economici, tra l'altro, con gli imprenditori siracusani del «gruppo Frontino», che sarebbero, secondo l'accusa, tra i soggetti avvantaggiati da Longo.
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