Pochi minuti di pioggia e le caditoie
vanno in tilt: Posillipo subito allagata

Via Tito Lucrezio Caro allagata dopo deboli piogge
Via Tito Lucrezio Caro allagata dopo deboli piogge
di Antonio Folle
Sabato 7 Settembre 2019, 10:55 - Ultimo agg. 11:25
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Da salotto buono a salotto allagato. E' la triste parabola del quartiere Posillipo, un quartiere che negli ultimi anni è finito più volte al centro di polemiche scatenate dai residenti per il degrado e l'abbandono che lo contraddistingue. Sono bastati pochi minuti di pioggia leggera per allagare alcune strade del quartiere. Via Tito Lucrezio Caro stamattina, dopo circa trenta minuti di pioggerella, era un vero e proprio lago artificiale. L'acqua in alcuni casi arriva a lambire - e in alcuni punti addirittura a ricoprire - i marciapiedi, costringendo i pedoni a indossare gambali antipioggia per poter transitare. Una scena, quella di una delle strade panoramiche della città, che fa somigliare l'ormai ex quartiere-cartolina a una piccola Venezia.
 



Gli allagamenti sono causati, come ormai di consueto, dai mancati interventi di pulizia sulle caditoie. Gli impianti, già del tutto insufficienti a garantire il drenaggio delle acque meteoriche in condizioni di perfetta efficienza, non ricevono regolare manutenzione da mesi nonostante i numerosissimi solleciti in tal senso fatti ad Abc. Dallo scorso mese di aprile, infatti, è proprio l'azienda partecipata del Comune che si occupa della pulizia dei condotti fognari, sostituendo in questo le Municipalità che ormai, data la cronica carenza di personale, non erano più in grado di fornire il servizio.
 
 


Il consigliere della I Municipalità Marcello Matrusciano, proprio in previsione delle piogge che si sarebbero abbattute su Napoli, aveva più volte sollecitato l'intervento di Abc, chiedendo l'espurgo delle caditoie da rami, foglie secche e rifiuti. L'appello è rimasto inascoltato e il risultato è sotto gli occhi di tutti, pronto a scatenare un nuovo strascico polemico. «Il laghetto della monnezza di via Tito Lucrezio Caro è tornato - l'ira del consigliere della I Municipalità - nonostante negli scorsi giorni avessi più volte segnalato la necessità di intervenire sulle caditoie. A Posillipo soffriamo da anni il problema dei mancati interventi di manutenzione e del mancato spazzamento. Con la grande quantità di alberi e di foglie secche che precipitano al suolo il risultato non può essere che questo». 

Anche il presidente della Commissione Trasporti Nino Simeone negli scorsi giorni, attraverso una nota ufficiale, aveva chiesto il rapido intervento di Abc per la pulizia delle caditoie. Problema, quello delle caditoie ostruite, che si registra ormai in tutta la città. In alcune zone - come via Foria - trovare griglie e chiusini perfettamente puliti è una impresa.

«Ho segnalato due volte la necessità di accelerare gli interventi sulle caditoie - afferma Nino Simeone - e a quanto mi risulta le squadre di Abc stanno intervenendo per ripristinare nel più breve tempo i condotti.
Purtroppo ci troviamo di fronte ad una problematica enorme, le caditoie sono veramente tante. Ho chiesto un report circa le caditoie presenti in città, me lo presenteranno nelle prossime ore. Quello che vorrei chiedere ai cittadini - prosegue - è di collaborare non gettando rifiuti e, soprattutto, evitando di parcheggiare sulle caditoie per consentire agli operai di intervenire con celerità
».

I primi allagamenti di settembre non hanno risparmiato altre zone di Posillipo. Anche a Discesa Coroglio, sempre a causa dell'ostruzione delle caditoie, si registrano allagamenti e maxi pozzanghere che rappresentano un serio rischio per il transito di moto e scooter. In molte parti del quartiere sui laghetti artificiali creati in meno di mezz'ora di pioggia galleggiano i rifiuti non raccolti. Manca lo spazzamento ordinario - le spazzatrici sono comparse solo in occasione della visita di Papa Francesco -, mancano gli interventi di manutenzione sugli alberi, manca la pulizia delle caditoie ma, probabilmente, a far più rumore è la mancata valorizzazione di un quartiere che durante gli ultimi otto anni è stato fortemente penalizzato da una visione politica forse troppo lungomarecentrica. 

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