Poggioreale, Secondigliano e Santa Maria Capua Vetere, tre donne al vertice delle carceri campane

Poggioreale, Secondigliano e Santa Maria Capua Vetere, tre donne al vertice delle carceri campane
di Giuseppe Crimaldi
Sabato 14 Ottobre 2017, 12:16
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Tre donne al vertice dei principali istituti di pena campani. Da Poggioreale a Secondigliano, per finire a Santa Maria Capua Vetere. Il ministero della Giustizia punta sulle «quote rosa» e premia l'impegno e la carriera di tre professioniste che vanno ad assumere incarichi importanti, delicatissimi e prestigiosi. Le nomine dovrebbero essere ufficializzate già nelle prossime ore.

Cominciamo da Poggioreale. Nella struttura più sovraffollata d'Italia, la stessa che ospita in media qualcosa come 2200 detenuti a fronte di una capienza massima prevista di 1500 presenze, arriva Maria Luisa Palma. Ex direttrice del carcere di Benevento, una lunga carriera maturata sempre all'ombra del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Palma ha origini avellinesi. Va a coprire un vuoto lasciato da oltre un anno, durante il quale a reggere il carcere mandamentale napoletano è stato Ciro Proto (che viene confermato vicedirettore).

Nella struttura di massima sicurezza di Secondigliano approda invece Giulia Russo. Alle spalle ha una consolidata esperienza maturata, da ultimo, nel delicato ruolo di direttrice dell'Ufficio scorte e traduzioni presso il Tribunale di Napoli. Assumerà l'incarico finora svolto da Marco Casale, che pure ha retto per mesi il supercarcere che ospita, tra gli altri, anche molti superboss di camorra, mafia e ndrangheta condannati in via definitiva.

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