Polizia municipale Napoli, scontro sul bando per il nuovo comandante: «Quell'atto va annullato»

Polizia municipale Napoli, scontro sul bando per il nuovo comandante: «Quell'atto va annullato»
di Valerio Esca
Martedì 30 Agosto 2022, 08:00
4 Minuti di Lettura

È braccio di ferro tra il comandante dei vigli urbani Ciro Esposito e l'amministrazione comunale. Lo scontro - come anticipato da Il Mattino il 19 agosto - nasce a seguito della pubblicazione del bando relativo al concorsone di Comune e Città metropolitana. Tra i 1394 profili ricercati (1195 per il Municipio e 199 per la Città metropolitana) ci sono anche due posizioni da dirigente nell'area Sicurezza e Vigilanza. Ma l'unico dirigente di quella specifica area a Palazzo San Giacomo è il comandante dei caschi bianchi, che ha ben compreso di essere finito sulla graticola. Esposito, difeso dall'avvocato Antonio Giasi, ha protocollato a Palazzo San Giacomo una diffida, nella quale «richiede al Comune di conoscere quali siano i profili professionali oggetto del bando, al fine di valutare azioni giudiziarie a tutela dei propri diritti».

Esposito chiarisce bene nell'atto, indirizzato al sindaco Manfredi e al segretario generale Granata, che in caso di mancata replica (entro 10 giorni dall'avvenuta notifica), è pronto a «ricorrere all'autorità giudiziaria e a chiedere l'annullamento del bando». Un terremoto a Palazzo San Giacomo che rischia di mettere a rischio l'intero concorsone, per il quale migliaia e migliaia di napoletani stanno facendo domanda. Nella diffida, l'avvocato Giasi, ricorda: «Esposito non è mai stato oggetto di contestazioni o provvedimenti disciplinari, nel mentre è stato più volte sottolineato l'eccellente lavoro svolto, pur se con esigue risorse, sia sotto il profilo economico che di personale di servizio». Come a dire, perché sostituire un comandante che ha ben operato? Esposito è alla guida dei vigili di Napoli dal 2014, all'epoca il sindaco era Luigi de Magistris. Riconfermato per tre anni anche da Manfredi lo scorso 31 dicembre, dopo aver partecipato ad una selezione di evidenza pubblica. «Alcuni sindacati e aspiranti candidati - si legge ancora nel documento - hanno richiesto al Comune quali fossero i profili professionali oggetti del bando, ma l'ente non ha comunicato nulla». Esposito è rimasto molto sorpreso dalla scelta dell'amministrazione di mettere a bando il suo posto e quello di vice, che tra l'altro non è previsto dal regolamento del Corpo. Inoltre Esposito ha più volte ricevuto rassicurazioni da Palazzo San Giacomo che tra i profili del concorsone ci sarebbe finita soltanto la casella di numero due. Un colpo di scena viste le attestazioni di stima arrivate nel corso dei mesi sia dall'assessore alla Sicurezza Antonio De Iesu, che dallo stesso Manfredi.

Ma tant'è. Alla direzione generale del Comune, nei giorni scorsi, sono arrivate diverse richieste di chiarimento, alcune dai cittadini, che hanno chiesto al Municipio di quali posti si trattasse, visto che il dirigente dell'area Sicurezza è soltanto uno, ma soprattutto dai sindacati. Di risposte neanche l'ombra. Sia il segretario del Direts (che rappresenta i dirigenti dell'Ente) Antonio Carpenito, che il coordinatore della Cisl Agostino Anselmi, hanno infatti ricordato ai vertici del Municipio come «i sindacati rappresentino gli interessi generali e fanno della trasparenza un suo carattere fondante».

Video

In particolare il Direts ha lanciato accuse al Comune: «Non vi è stata alcuna sede dove potersi confrontare sul piano di fabbisogno. È necessario, quindi, fare chiarezza anche per i tanti dirigenti che da varie parti d'Italia contattano questa organizzazione sindacale, sicuri che la necessità di trasparenza e chiarezza su temi che riguardano un concorso pubblico sia parimenti sentita dall'amministrazione». Un concorsone che ha già fatto discutere nelle scorse settimane, quando Il Mattino ha sollevato il caso delle telefonate spot arrivate ad alcuni candidati e il rischio di privacy violata. Quando ci sono concorsi del genere si mette in moto tutta una economia parallela che va dalla caccia ai libri per le simulazioni dei test, fino alle associazioni autorizzate che garantiscono la preparazione. In questo contesto si creano sempre delle zone grigie: c'è un'economia che gira intorno ai concorsi, quella trasparente e un'altra opaca. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA