Animali tra i rifiuti a Pomigliano: la Fattoria Inferno era sotto la Circum

Animali tra i rifiuti a Pomigliano: la Fattoria Inferno era sotto la Circum
di Nello Fontanella
Domenica 20 Settembre 2020, 10:17 - Ultimo agg. 11:07
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Una fattoria abusiva con oltre 100 animali in strutture in pessimo stato igienico-sanitario ed alimentare. Senza mangime e senza acqua. Tutto intorno una discarica con ogni sorta di rifiuti speciali, feci e pezzi meccanici di auto e motocicli, oltre ad attrezzi di officina meccanica. Un inferno quello che hanno trovato i carabinieri della stazione di Pomigliano d'Arco insieme a quelli della stazione carabinieri forestali di Marigliano, in un terreno di circa 450 metri quadri sotto al rilevato della linea Circumvesuviana Baiano-Napoli a Pomigliano d'Arco, di pertinenza della ferrovia e nella disponibilità di una coppia di coniugi.

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Qui erano reclusi gli animali. Un pony, ristretto in un piccolo recinto che non gli consentiva libertà di movimento, due bulldog francesi, entrambi femmine, una delle quali aveva da poco partorito sei cuccioli. E ancora un bulldog francese maschio e due chihuahua, tutti privi di microchip. Oltre 100 volatili tra galline, oche, papere, anatre, piccioni, dieci conigli e tre tartarughe. Intorno rifiuti e feci; ragnatele e gabbie anguste. Carcasse di animali morti. I militari hanno contestato un rosario di reati ai coniugi, B.E. (50enne del luogo, nullafacente, pregiudicato) e M.A. (46enne del luogo casalinga, incensurata), che vanno dal maltrattamento di animali alla detenzione di fauna selvatica patrimonio dello Stato; Ricettazione, smaltimento illecito, abbandono di rifiuti e finanche detenzione di sostanze stupefacenti.
 

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Il blitz s'inquadra nell'ambito dei controlli, disposti dal comando provinciale di Napoli, nella lotta al fenomeno legato allo smaltimento illecito di rifiuti. Sono stati i medici veterinari dell'Asl di Marigliano invece a verificare le condizioni degli animali risultati tutti privi di microchip e iscrizione all'anagrafe canina. Gran parte dei volatili erano alloggiati in gabbie circondate da rifiuti speciali ferrosi e derivanti da smontaggio di veicoli e motocicli. A terra chiazze di olio per autotrazione pezzi di auto e moto. Uno dei volatili è stato trovato in un bidone con paralisi bilaterale agli arti, privo di cibo e acqua mentre le tartarughe erano tenute in un piccolo recinto con un laghetto pieno di acqua lurida e putrida. Solo un cardellino, privo di anello di identificazione, è stato liberato . Al momento del blitz i militari hanno rinvenuto di tutto : scarti ferrosi, rifiuti edilizi e elettrodomestici. Nel tempo i rifiuti erano stati accantonati e, in parte, interrati in un pozzetto di cemento. Rinvenuti e sequestrati anche un ciclomotore senza targa e con la matricola del telaio punzonata e una pianta di marijuana. Gli animali sono stati rifocillati con mangime ed acqua. L'area è stata sequestrata mentre gli animali sono stati affidati a varie associazioni. La procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola ha aperto un fascicolo mentre le indagini dei Carabinieri ora proseguono per capire la provenienza delle parti di auto e moto . Se la coppia insomma, fosse parte di una organizzazione dedita al furto e smontaggio di auto e motocicli.

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