Pomigliano, discarica a fuoco: gli eco-criminali tornano a colpire

Pomigliano, discarica a fuoco: gli eco-criminali tornano a colpire
di Pino Neri
Martedì 12 Maggio 2020, 09:15 - Ultimo agg. 09:21
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Il lockdown stava restituendo un'aria finalmente respirabile grazie all'assenza di traffico e all'azzeramento dei roghi tossici di rifiuti. Intanto non è nemmeno iniziata la fase 2, quella della riapertura progressiva delle attività, che la gente è stata subito costretta a dover fare i conti con la consueta piaga dell'inquinamento. Ieri mattina a Pomigliano è addirittura scoppiato un incendio in una discarica abusiva che i carabinieri forestali avevano sequestrato a novembre, sette mesi fa. Ma i rifiuti sono rimasti là e, anzi, se ne sono aggiunti altri. Quindi l'incendio.

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Comunque i roghi tossici stanno rispuntando un po' dappertutto. L'altro ieri nella vicina Acerra un ambientalista è riuscito a filmare due inquinatori che a bordo di un triciclo a motore stavano portando nella campagna un carico di scarti. Sempre qui, ad Acerra, domenica scorsa, il sindaco, Raffaele Lettieri, ha documentato sulla sua pagina Facebook un incendio di scarti di ogni sorta spento dai volontari della protezione civile sul limitare di una serie di grandi terreni coltivati. Lettieri alcuni giorni fa ha pure messo sui social le foto e i video di un suo inseguimento tra le coltivazioni.

Accompagnato dagli agenti della polizia municipale il sindaco aveva tentato di trovare la sorgente di una pestilenziale esalazione notturna. È ormai palpabile la sensazione che la questione Terra dei Fuochi stia riesplodendo.
 


Ieri mattina per esempio gli abitanti della zona orientale di Pomigliano si sono svegliati sotto una grande colonna di fumo nero. Le fiamme si sono di nuovo impadronite di una parte delle nove mini-discariche abusive disseminate lungo via Ciccarelli, un budello che scorre al confine con il territorio del comune di Sant'Anastasia e che giunge fino a Somma Vesuviana e Castello di Cisterna. L'area era già stata sequestrata dai forestali della stazione di Marigliano, il 12 novembre scorso. A settembre qui c'era stato un incendio enorme. Ieri un ennesimo rogo. Sono accorsi ancora una volta i carabinieri forestali, diretti dal maresciallo Alessandro Cavallo, che dopo lo spegnimento dell'incendio da parte dei vigili del fuoco hanno apposto per l'ennesima volta i sigilli sulla discarica. Su via Ciccarelli restano sequestrate anche le caditoie. Dentro c'è di tutto: amianto, vernici, bitumi, colle. A marzo, sempre a Pomigliano, i forestali hanno sequestrato una grande discarica abusiva piazzata tra i palazzi di masseria Chiavettieri, periferia occidentale della città. Si attendono ancora i carotaggi. Nel frattempo l'associazione ambientalista Fare Ambiente, attraverso il suo legale, l'avvocato Giovanni Della Corte, chiede al sindaco di Pomigliano, Raffaele Russo, «un piano massiccio di bonifiche». «In realtà - spiega però Russo - abbiamo un grosso problema che riguarda un esteso appezzamento privato ricoperto di rifiuti abusivi, alle spalle del cimitero.
Qui esproprieremo e procederemo alla bonifica. Gli altri sono depositi occasionali che di concerto con il comandante della municipale Maiello sottoporremo a videosorveglianza». 

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