Giallo a Pompei, dove una donna di 24 anni è morta poco dopo il ricovero all'ospedale di Castellammare di Stabia. La ragazza è stata soccorsa da personale del 118 a Pompei, in un garage di via Carlo Alberto I Traversa, ma la corsa in ospedale è stata inutile: sul corpo i sanitari hanno riscontrato tre coltellate all'addome e ci sarebbero anche segni di violenza sessuale, oltre alla frattura di entrambe le caviglie.
La vittima si chiamava Grazia Severino ed era nata il 30 aprile del 1997, domani avrebbe compiuto 24 anni.
Sul posto, a meno di 400 metri dal santuario della Madonna di Pompei, s'è radunata una folla sgomenta.
La frattura di entrambe le caviglie, riscontrata dai medici, sarebbe dovuta a una caduta dal quarto piano dello stabile dove poi il corpo è stato trovato.
Un decesso che ha suscitato orrore anzitutto tra i soccorritori, per le condizioni straziate del corpo, e che sta impegnando gli investigatori per ricostruire una dinamica che appare sempre più aggrovigliata e complessa con il passare dei minuti, tanto da non permettere al momento di escludere alcuna pista.
Una cosa appare certa: Grazia è stata soccorsa da una ambulanza del 118 dopo una caduta dal quarto piano dell'edificio, probabile motivo della frattura delle caviglie. Sul motivo della caduta e su ciò che possa essere accaduto prima, sulle profonde ferite all'addome (che potrebbero essere state inferte con un paio di forbici) e sui segni di abusi sessuali restano aperte tutte le ipotesi.
I carabinieri stanno ascoltando familiari e amici per ricostruire le ultime ore di vita di Grazia, capire perché si fosse recata in quel palazzo, quale fosse il suo stato d'animo. Sarà una lunga notte di accertamenti e interrogatori.