Pompei, insieme ai turisti tornano i rapina-Rolex: arrestato un pregiudicato

Pompei, insieme ai turisti tornano i rapina-Rolex: arrestato un pregiudicato
di Susy Malafronte
Giovedì 13 Maggio 2021, 08:44 - Ultimo agg. 18:34
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Arrestato rapinatore seriale di Rolex strappati ai polsi dei turisti. Aveva seguito un turista da Napoli a Pompei, per rubargli un Rolex 5508, un modello antico del valore di 25mila euro. Il pregiudicato, un napoletano, è stato identificato ed arrestato dai carabinieri. Neanche il tempo di rivedere i turisti davanti agli Scavim dunque, che già torna l'emergenza: senza neanche scendere dallo scooter si è addentrato fino alla biglietteria degli Scavi di Porta Marina Inferiore, ha afferrato il braccio della vittima e gli ha strappato dal polso il prezioso orologio. I carabinieri della stazione di Pompei, agli ordini del luogotenente Angelo Esposito, e del posto fisso del sito archeologico, coadiuvati dal brigadiere Domenico Pocobello, ieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Torre Annunziata, su ordine della Procura. L'accusa a carico dell'uomo è di rapina.

L'attività di indagine condotta dai militari dell'Arma ha consentito di ricostruire la dinamica dell'episodio, avvenuto tra la prima e la seconda chiusura degli Scavi causa pandemia. Grazie alla visione del circuito di videosorveglianza i carabinieri erano riusciti, in una prima fase investigativa, a individuare uno rapinatore.

Ieri la notifica in carcere al secondo rapinatore, già detenuto per altri reati della stessa natura. La misura cautelare riassume gli esiti delle indagini. L'attività di intelligence, avviata subito dopo la denuncia della vittima, facevano emergere gravi indizi di colpevolezza nei riguardi dell'indagato, che aveva come attività principale la realizzazione di rapine di orologi di ingente valore. Da una meticolosa attività di analisi, dalla visione dei filmati, e dall'incrocio di dati acquisiti mediante lo studio dei tabulati telefonici, posti a confronto con file multimediali contenuti in un cellulare posto sotto sequestro nonché dalle numerose individuazioni fotografiche eseguiti dal Reparto Speciale RACIS carabinieri di Roma, è stato accertato che il malvivente dopo aver individuato la vittima in giro per le strade del capoluogo partenopeo, hanno seguito il suo taxi fino a Pompei, a bordo di due distinte motociclette di grossa cilindrata con volto travisato da caschi. Una volta rapinato l'uomo era anche scivolato, riportando la frattura di un dito del piede e diverse escoriazioni.

Poche ore dopo la rapina una delle moto dei rapinatori era stata rinvenuta a Napoli, al rione Sanità. L'area esterna al Parco Archeologico, dove è maggiormente concentrata la presenza di turisti, è stata spesso teatro di reati predatori. Oltre agli scippi, in modo particolare agli stranieri che arrivano a Pompei in Circumvesuviana, si verificano anche truffe. In questo periodo nel quale le presenze sono molto sparute, naturalmente i delinquenti sono meno attivi e visibili, ma non per questo meno pericolosi. Per tutelare la sicurezza dei turisti degli Scavi archeologici di Pompei - finiti anche nella lista del Viminale quale obiettivo sensibile per atti terroristici - gli ingressi vengono presidiato dai militari e dal corpo speciale dei carabinieri delle aliquote di primo intervento. I presidi fanno da staffetta tra piazza Esedra e Porta Anfiteatro. Quando aprirà al pubblico l'ingresso di Porta Marina Superiore anche questo verrà presidiato in egual misura.

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