Pompei, tamponi per i turisti anche davanti Porta Marina

Pompei, tamponi per i turisti anche davanti Porta Marina
di Susy Malafronte
Venerdì 13 Agosto 2021, 08:40
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«Tamponi gratis a Porta Anfiteatro per chi non ha il green pass? Troppo lontano arrivarci a piedi. Preferiamo andare a Sorrento». Così, raccogliendo le sollecitazioni dei tour operator, il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtrieghel ha disposto l'installazione di un gazebo dell'Asl anche a Porta Marina Superiore, da dove accede il 90 per cento dei turisti, essendo peraltro questo l'accesso più diretto dalla stazione della Circum.

I tour operator raccontano di aver ricevuto centinaia di disdette dai loro clienti, da quando - lo scorso 6 agosto - è diventato obbligatorio esibire la carta verde per visitare i tesori della città archeologica. Insufficiente, per ragioni logistiche, la struttura allestita davanti alla biglietteria di Piazza Anfiteatro, nel centro della città nuova: il direttore Zuchtriegel ne ha parlato con uno dei maggiori tour operator, Antonio Bifulco, che in una lettera gli aveva rappresentato le lamentele dei turisti e il «danno di immagine mondiale che, tali rinunce, stavano arrecando al sito, in particolare, e all'intero sistema turistico campano ed italiano», e ha garantito il suo interessamento immediato. Detto fatto, grazie anche alla disponibilità dell'Asl 3 Sud nella tarda mattinata di ieri è stato allestito un gazebo anche all'ingresso di Porta Marina Superiore, che fungerà da postazione sanitaria per effettuare tamponi gratis.

Il servizio partirà nelle prossime ore, il tempo di allestire la nuova postazione e creare un punto di raccolta per i turisti che attendono l'esito del tampone. «Ringrazio vivamente il direttore generale Zuchtriegel - ha evidenziato Antonio Bifulco - per avermi ricevuto in così breve tempo, aver ascoltato le lamentele che ogni giorno mi rappresentano i turisti che scappano da Pompei».

Eppure i numeri sembrano smentire chi parla di fuga. Negli ultimi giorni i visitatori del Parco Archeologico di Pompei sono aumentati di quasi il 50 per cento. Si è passati dalla media giornaliera di 5mila presenze ai 9mila ingressi al giorno registrati a partire dal 7 agosto, con un picco di 10mila il 9 agosto. Mentre tra i turisti che si lamentavano (fino a ieri) per la lunga distanza del «point test free» di piazza Anfiteatro si fanno largo i «furbetti del tampone».

Persone senza scrupoli che si presentano a Porta Anfiteatro dicendo di essere turisti, si fanno il tampone gratis e, poi, con il referto vanno via tranquillamente, affermando di avere il biglietto per gli ingressi di piazza Esedra o Porta Marina Superiore. Tesi che nessuno può contestare, in quanto i soggetti andrebbero seguiti: verifiche che nessuno può ed è autorizzato a fare. Fatto sta che con l'esito del tampone effettuato a carico della sanità pubblica della Campania - e dunque dei contribuenti (servizio di cui usufruiscono i turisti) - partono per le vacanze verso mete in cui devono esibire il green pass.

La teoria dei «furbetti dei tamponi», che proverrebbero dall'hinterland vesuviano e alcuni proprio da Pompei, è semplice: «Se i turisti possono usufruire di un servizio gratis a spese della sanità pubblica, perché non possiamo farlo anche noi?». E questo è dimostrato anche dall'aumento considerevole del numero di tamponi effettuati: dai 319 del 6 agosto ai 450-500 dei giorni successivi. D'altronde è impensabile escludere dal servizio i residenti in zona: sarebbe discriminatorio, come dire che chi abita da queste parti non abbia lo stesso diritto di andare a visitare l'antica città di qualsiasi altra persona che arriva fin qui dai punti più remoti del pianeta.
 

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