Ponticelli, carabinieri a scuola per la lezione di legalità: la sfida culturale al terrore della camorra

Ponticelli, carabinieri a scuola per la lezione di legalità: la sfida culturale al terrore della camorra
di Alessandro Bottone
Martedì 12 Ottobre 2021, 17:32 - Ultimo agg. 18:59
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Legalità, rispetto per gli altri, riconoscenza al lavoro delle forze dell'ordine. Una lezione diversa dalle altre quella di stamattina per molti bambini di Ponticelli, il quartiere nella periferia orientale di Napoli che da diversi mesi è teatro di una nuova faida tra gruppi criminali. Il plesso di via Botteghelle dell'istituto comprensivo 83° Porchiano Bordiga ha dato spazio allo speciale incontro tra Carabinieri e giovanissimi allievi.

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Il primo appuntamento del percorso 'Cammina Diritto', attivo da sei anni nell'istituto di Napoli Est, ha coinvolto oltre cinquanta bambine e bambini dai tre ai cinque anni, già sensibilizzati dai docenti ai temi della legalità con diverse lezioni. Riuniti nel cortile della scuola, stamane gli studenti hanno accolto gli operatori dell'unità cinofila dei Carabinieri, con la dolce Luna al seguito, e il Maresciallo Capo Antonio Liccardo, comandante della stazione dei Carabinieri di Ponticelli. L'iniziativa è stata aperta dall'intervento di «AcCORIamoci», il coro scolastico diretto dalla docente Anna Gargiulo: l'inno d'Italia e quello della scuola interpretati dagli alunni di ogni età hanno rotto il ghiaccio lasciando spazio al dibattito.

Domande e curiosità sono state rivolte dai piccini agli esponenti delle forze dell'ordine intervenuti: sul loro operato, circa l’impegno sul territorio e contro la criminalità. Molti i giovanissimi che hanno voluto avvicinarsi e accarezzare Luna, il cane protagonista di numerose operazioni. La giusta occasione per guardare la divisa sotto un'altra veste rispetto agli stereotipati racconti che i giovanissimi percepiscono in altri contesti. Le spontanee espressioni dei giovanissimi sono state riportate anche nei diversi disegni realizzati in classe.

Coinvolti e interessati così come tanti altri giovani della scuola che partecipano da tempo al progetto il cui obiettivo è quello di essere sensibilizzati alle “giuste strade” ascoltando la storia e l'esperienza di testimoni di legalità: dalle forze dell'ordine ai giornalisti, da "semplici" cittadini ai volontari che operano quotidianamente sul territorio. Dunque, un cammino di educazione civica fatto di diverse tappe. La prossima è l'11 novembre, anniversario della strage del bar Sayonara di Ponticelli del 1989 nella quale morirono quattro persone innocenti per mano della camorra.

«La nostra scuola combatte la violenza sul quartiere continuando a "Camminare diritto". Oggi abbiamo deciso di iniziare con i bimbi dai 3 ai 5 anni, per poi continuare il nostro percorso con i bambini della primaria, per giungere ai ragazzi della secondaria» afferma Paola Romano, maestra e referente legalità dell'istituto comprensivo Porchiano Bordiga di Ponticelli, che spiega: «Non bisogna lasciare nessuno fuori, dare la possibilità di ascoltare, raccontarsi e confrontarsi con chi ogni giorno si adopera per il bene comune: da chi, con la divisa o senza, testimonia quotidianamente il suo impegno sociale. Questa é la nostra arma per combattere la camorra» sottolinea Romano che ha lavorato insieme alla collega Anna Giordano, referente dell'educazione civica del settore infanzia.

«Ogni volta che il nostro territorio è coinvolto in fatti di cronaca così devastanti si accendono i riflettori sul quartiere e si moltiplicano le iniziative di sensibilizzazione, i confronti, i tavoli di lavoro le proposte. Purtroppo ciò non è sufficiente» afferma Colomba Punzo, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo 83° Porchiano Bordiga che spiega: «Il lavoro necessario è quello che si fa e si deve fare ogni giorno. Sono necessari: il presidio quotidiano dei luoghi e dei tempi; la riconquista della confidenza e della fiducia nei riguardi delle istituzioni; la riappropriazione costante di spazi di dialogo e di socialità. Questo è ciò che cerchiamo di fare come scuola a partire da iniziative come questa che rientrano nel nostro percorso "Cammina Diritto" dove la parola diritto ha il duplice significato di percorso lungo una direzione e di insieme di norme e regole condivise». «Solo un lungo e costante lavoro pedagogico e di cura, che la scuola non può fare da sola, può contribuire a cambiare una narrazione fatta di esclusione e criminalità e dare una possibilità di “Metamorfosi”, come il nome di un altro progetto che invece punta alla riappropriazione e riqualificazione degli spazi del quartiere», conclude la preside Punzo.

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