Porta Capuana, la denuncia dei comitati: «Ostaggio di droga e spacciatori»

Porta Capuana, la denuncia dei comitati: «Ostaggio di droga e spacciatori»
di Melina Chiapparino
Venerdì 25 Febbraio 2022, 19:11
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«Porta Capuana, quartier generale dello spaccio di eroina ad ogni ora del giorno e della notte». La denuncia sul degrado e l’illegalità nel cuore del centro storico del Patrimonio Unesco napoletano, arriva dalle associazioni e dai comitati che hanno riunito residenti e attori commerciali della zona, ormai “ostaggio” degli spacciatori. «C’è un via vai di tossicodipendenti che si bucano soprattutto vicino all’area dei cantieri Unesco, lasciando tappeti di siringhe ovunque» ha riferito Armando Simeone, consigliere della IV municipalità alla guida del Comitato “Lenzuola Bianche” composto da tante famiglie e commercianti dei quartieri San Lorenzo e Vicaria.

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Il ritorno massiccio del mercato nero che dall’inizio della pandemia, punta sempre di più sull’eroina a basso costo, si è talmente amplificato nella zona di Porta Capuana da mettere a rischio persino l’attività dei volontari della mesa dell’Associazione San Vincenzo de Paoli che da anni, offrono pasti caldi e assistenza ai più bisognosi.

Peppe Maienza, respomsabile della mensa. «L’area delle Torri Aragonesi è diventata il luogo del buco in ogni momento della giornata e, spesso, nelle zone più defilate nei dintorni dei Cantieri Unesco allestiti a Porta Capuana, c’è chi oltre a drogarsi, fa sesso» denuncia Peppe Maienza, responsabile della mensa dei volontari che stanno cominciando a temere anche per la loro incolumità. «C’è preoccupazione tra i nostri volontari e bisogna pensare che molti di loro sono di età matura oppure sono donne» aggiunge Maienza che da tempo si interroga sul funzionamento di alcune telecamere allestite proprio nei dintorni delle due torri.

Lo spaccio della droga e la grande quantità di siringhe lasciate in strada e nelle aiuole, oppure a pochi passi dalla Chiesa di Santa Caterina a Formiello, non sono l’unico allarme lanciato dai comitati che, hanno puntato il dito anche sull’abbandono di piazza Eduardo de Filippo. «Davanti al Teatro San Ferdinando, sta aumentando sempre di più la frequenza di scippi e aggressioni in tarda serata e all’alba nei fine settimana, eppure dopo la visita di Conte e Macron, a febbraio del 2020, ci furono garantite le telecamere» tuona Armando Simeone che con amarezza para di «promesse ancora non mantenute».

Oltre all’installazione delle telecamere, la richiesta dei comitati riguarda «l’impegno a sostenere una sicurezza partecipata tra istituzioni e territorio» fa sapere Simeone che insieme a una delegazione di residenti del quartiere San Lorenzo Vicaria, aderenti al Comitato Lenzuola Bianche e Giuseppe Maienza, Presidente della Associazione San Vincenzo dei Paoli, è stato ricevuto dall’assessore regionale alla Sicurezza, Mario Morcone. L’intenzione è quella di monitorare, a cominciare da veri e propri sopralluoghi le condizioni di sicurezza dei territori oggetto delle denunce dei cittadini e Morcone non si è sottratto a farsi avanti in prima persona.

«Molte telecamere di videosorveglianza non funzionano a Napoli per mancata manutenzione e per i canoni Enel non pagati, questioni riguardanti la precedente amministrazione, per le quali, attualmente nell’area compresa tra Porta Capuana e i Decumani non funzionano 52 occhi elettronici» ha fatto sapere Morcone manifestando la volontà di progettare investimenti regionali per nuove telecamere da installare. «Ho preso l’impegno di procedere a un sopralluogo insieme ai comitati e alle delegazioni di cittadini che hanno segnalato le situazioni di degrado a Porta Capuana e la mancata installazioni delle telecamere in piazza Eduardo de Filippo» ha annunciato Morcone.

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