Portici, bolletta da 18mila euro
Mensa poveri a rischio

Portici, bolletta da 18mila euro Mensa poveri a rischio
di Carla Cataldo
Martedì 13 Aprile 2021, 09:46
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La crisi rischia di spazzare via anche la mensa dei poveri. Succede a Portici dove il centro del Buon Samaritano di Via Diaz è a un passo dal chiudere i battenti per sempre. La mensa attiva da ormai otto anni è gestita dall'avvocato Riccardo Russo che se ne occupa insieme ai tanti volontari che offrono il loro servizio per offrire un pasto caldo ai più bisognosi della città della Reggia. Ogni giorno tante persone possono trovare qualcosa con cui sfamarsi, servito dai volontari che oltre al pasto donano loro un sorriso. A mettere a rischio la mensa una salatissima bolletta della luce da 18mila euro inviata al bar pizzeria Le Terrazze che attraverso i suoi incassi finanzia i costi per sostenere la mensa.

Viste le chiusure delle attività di ristorazione e non trovando vantaggio per la loro gestione, i titolari del bar che nasce all'interno dello storico istituto Pennese hanno deciso di non utilizzare la formula del delivery o l'asporto. La chiusura dell'attività in attesa di tempi migliori non ha però fermato l'emissione delle fatture delle utenze ed ecco arrivare la mazzata che ha fatto implodere la situazione già messa a serio rischio dalla pandemia che da oltre un anno ha messo in ginocchio il mondo intero e la sua economia. La mensa dal 2013 offre sostegno a tanti bisognosi senza alcuna convenzione da parte dello Stato o altri tipi di finanziamento. L'avvocato Russo, in questi giorni, sta provando a gestire la gravissima emergenza ma le speranze di mantenere in piedi la mensa sembrano giunte ad un punto di non ritorno.


L'ultima speranza per sanare il debito e poter continuare a sfamare centinaia di bisognosi ha deciso di mettere insieme una colletta.

Una raccolta fondi partita dal sito www.gofundme.com, un sito di crowdfunding che permette di raccogliere fondi in maniera sicura e trasparente. Proprio su questo portale l'avvocato Russo ha lanciato il suo appello. «Sono il responsabile e fondatore della mensa del Buon Samaritano sita a Portici che assicura pasti cucinati giornalieri a circa settecento bisognosi. La raccolta fondi serve a pagare le bollette insolute (a causa della pandemia) per il consumo dell'energia elettrica all'Enel che ha minacciato di interrompere la fornitura se non paghiamo al più presto. La mensa è in vita da otto anni e si mantiene con i profitti dell'attività parallela di ristorazione, interrotta dalla chiusura governativa da oltre un anno a causa del Covid. La mensa non ha mai ricevuto un centesimo di denaro pubblico, o di altra natura».

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In un giorno dall'avvio della raccolta fondi diverse persone hanno sposato la causa della mensa donando circa 450 euro. La cifra da raggiungere è ancora lontana, ma sono tante le persone che in queste ore stanno mettendo in atto una campagna di informazione sulla raccolta fondi e sulle attività della mensa attraverso i social network. Un modo per far arrivare il grido d'aiuto e di speranza dei tanti che in questi anni attraverso la mensa hanno voluto tendere una mano ai più bisognosi. Un punto di riferimento fondamentale, soprattutto in questo momento, con l'intera provincia di Napoli messa in ginocchio dagli effetti economici della pandemia.
 

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