Posillipo, rissa tra minorenni: «Ferito un giovane malato»

Posillipo, rissa tra minorenni: «Ferito un giovane malato»
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 11 Settembre 2022, 23:00 - Ultimo agg. 12 Settembre, 10:40
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Un’aggressione vile, erano almeno in cinque-sei contro due. Una rissa scoppiata all’improvviso all’esterno di uno dei bar che - soprattutto nelle sere del fine settimana - diventa meta per tanti giovani, il “Cimmino” di via Petrarca. Una lite nata per futili motivi, forse uno sguardo di troppo o un commento forte rivolto nei confronti di una ragazza: ed ecco servita la violenza alla quale purtroppo una movida volgare e senza più regole ci ha abituati. Risultato: un giovane 28enne ferito e ricoverato in ospedale con traumi alla testa. E non è tutto. Perché la vittima, che soltanto ieri è stata dichiarata fuori pericolo dopo 48 ore di prognosi riservata, qualche anno fa aveva subìto un delicato intervento chirurgico al cervello, con l’apposizione di una placca nel cranio. 

A rendere noto l’episodio è stato ieri, sulla sua pagina Facebook, il consigliere regionale dei Moderati, Pasquale Di Fenza. «Ritengo vergognosa e preoccupante la rissa che è scoppiata ieri all’esterno del noto bar “Cimmino” di Posillipo - scrive - dove un giovane è stato violentemente pestato e tutt’ora è ricoverato.

La prognosi è riservata. Parliamo di un ragazzo affetto da una patologia oncologica alla testa e proprio li sarebbe stato colpito più volte». 

Ma cerchiamo di ricostruire le fasi dell’aggressione. Sono le 22 di venerdì sera e dinanzi al Bar Cimmino gravita la solita folla di giovani che da diverse parti della città di sanno appuntamento per trascorrere la serata. Tra loro ci sono due amici, con le rispettive fidanzate, amici dei figli di Di Fenza. «All’improvviso - spiega il consigliere regionale, che riporta la ricostruzione fatta da una delle vittime della violenza - da un ragazzo che faceva parte di un’altra comitiva parte un commento pesante rivolto a una delle giovani. Nasce una discussione, e il suo fidanzato viene proditoriamente aggredito da cinque, sei persone». Una violenza improvvisa, assurda e gratuita: a quel punto in difesa dell’amico interviene il 28enne, incensurato e figlio di un noto imprenditore della zona; ma il “branco” si accanisce anche contro di lui: il giovane soccombe sotto i colpi inferti con pugni e calci, che proseguono anche quando la vittima cade a terra. Anzi, a quel punto c’è chi continua a colpirlo alla testa. 

Solo l’intervento delle due ragazze, che coraggiosamente si lanciano a protezione del 28enne, evita che l’aggressione possa avere conseguenze anche più drammatiche. Gli aggressori si ritirano e fuggono a bordo di alcuni scooter. Poco dopo sul posto arriva la polizia, ma i violenti sono ormai già lontani. Il ferito, intanto, viene trasportato al Cardarelli: è in stato confusionale, e il pregresso intervento al cervello induce i sanitari a optare per il ricovero. Servono esami approfonditi, il trauma cranico, ancor prima delle escoriazioni e contusioni sul resto del corpo, obbliga i medici alla prudenza. E soltanto ieri mattina per il ragazzo arriverà la buona notizia: dopo essere stato sottoposto ad un’altra risonanza magnetica al cranio - che non evidenzia ulteriori complicazioni - verrà dimesso e potrà tornare a casa. Il giovane è figlio di un imprenditore che opera nel settore sportivo, ed è titolare di una palestra nella zona collinare della città. 

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«Già nel corso di quest’estate - scrive ancora Di fenza su facebook - abbiamo assistito a scene simili di violenza, a Posillipo, soprattutto nei luoghi della movida. Ci troviamo dinanzi ad una deriva incontrollata. Noncuranti dei danni che possono arrecare alla salute altrui questi teppisti protagonisti di questa vergognosa rissa hanno mandato all’ospedale un loro coetaneo. Oramai basta poco per far scattare la violenza brutale tra gruppi di persone, sempre più numerosi, che sembrano non porsi alcun limite. Queste zone particolarmente frequentate da giovani meriterebbero di essere costantemente presidiate dalla forze dell’ordine. Il tratto di strada esterno al Bar Cimmino è spesso soggetto al fenomeno della sosta selvaggia e delle corse folli di auto e motorini. Vista la presenza di tali fenomeni sarebbe il caso che il proprietario ricorra alla servizio di guardie private giurate».

Sul grave raid indagano gli agenti del commissariato Posillipo. Gli investigatori hanno acquisito anche le immagini del sistema di videosorveglianza del locale, che verranno esaminate dagli esperti della scientifica per cercare di dare un nome ai vigliacchi aggressori. Non si esclude che i violenti possano essere giunti a Posillipo da un altro quartiere.

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