Positivo per il laboratorio di Agropoli:
«Ma vivo a Frattaminore, mai stato lì»

Positivo per il laboratorio di Agropoli: «Ma vivo a Frattaminore, mai stato lì»
di Giuseppe Maiello
Domenica 16 Gennaio 2022, 09:00 - Ultimo agg. 17 Gennaio, 18:45
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Positivo al tampone fatto... a sua insaputa. Sconcertante sorpresa per un ragazzo di Frattaminore, Pasquale L., 18 anni appena compiuti, studente del liceo scientifico Miranda di Frattamaggiore. L'altra sera si è visto arrivare un documento dal presidio ospedaliero di Agropoli, Unità operativa semplice di patologia clinica, in cui gli veniva comunicato che a seguito di un tampone effettuato in data 11 gennaio era risultato positivo alla Sars CoV-2_Rna. E che di conseguenza il suo super green pass («ho fatto anche la terza vaccinazione», precisa) non aveva più valore, fino a nuova negatività raggiunta e accertata con un altro tampone, come prescrive la legge. «Peccato che io ad Agropoli non ci sono mai stato, l'11 ero a casa a studiare, in dad», spiega Pasquale. Insomma, aveva un alibi di ferro. Immediatamente è scattato il consulto di famiglia. I sospetti sono stati subito fugati. I genitori e la sorella, Marianastasia, laureanda in lettere classiche e aspirante giornalista, lo hanno interrogato. Ma Pasquale non diceva bugie, non si era mai mosso da casa quel giorno, per andare fino ad Agropoli, poi, meno che mai. Cosa è successo allora? La prima ipotesi è stata quella di un furto d'identità, anche perché tutti i dati luogo e data di nascita, indirizzo e numero di telefonino corrispondono. Più probabile, però, che si sia trattato di un errore. Chiarisce Pasquale, continuando a ribadire di non essere mai stato nella cittadina cilentana: «In questo periodo ci sono migliaia di persone che si recano ai punti vaccinali e a quelli per i tamponi, messi sotto assedio. L'errore ci può stare. È umano. D'altra parte, ipotizzo che basta ricopiare un numero sbagliato dalla tessera sanitaria e il sistema ti riporta a un'altra persona. Forse è andata così». 

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Accertare se è questa, o sono altre le spiegazioni dell'accaduto tocca comunque alle autorità sanitarie, cui Pasquale intende rivolgersi domani, alla riapertura degli uffici. «Non intendo mettere sotto accusa nessuno, il personale sanitario e quello che ruota intono al servizio vaccinazioni e tamponi è sottoposto a uno stress sovraumano», tiene a precisare il ragazzo: «Guai a dimenticare quello che medici e infermieri, hanno fatto e stanno facendo per noi».

Pasquale è un bravo ragazzo, un ottimista, e quest'anno deve sostenere l'esame di maturità. «La sospensione del green pass? Sto studiando ed esco poco, quindi diciamo che se l'errore viene corretto tra qualche giorno, purché venga corretto al più presto, non mi procurerà particolari disagi. Non oso immaginare se questo incidente fosse accaduto a ridosso degli esami, con il green sospeso avrei rischiato di non poterli sostenere. E penso ai problemi che possono avere persone più impegnate di me se, come è possibile, questo incidente dovesse ripetersi». Pasquale non può fare a meno di sorridere: «Perché per il tampone avrei dovuto recarmi ad Agropoli? 120 chilometri per un test che avrei potuto fare sotto casa mia?». E poi si fa serio: «Chiamerò il numero indicato sul documento che mi è stato recapitato perché mi restituiscano subito il super green pass che mi sono guadagnato con le tre dosi, ma anche per un altro motivo, ancora più importante. Se effettivamente c'è stato uno scambio di persona, quella che si è veramente sottoposta a tampone ed è risultata positiva se ne può andare in giro liberamente, e senza alcuna colpa peraltro, dal momento che non è consapevole che rappresenta una mina vagante, con il rischio di contagiare i suoi contatti. Ecco perché - conclude - ho deciso di rendere pubblica la mia storia. Credo che il mio sia solo un dovere civico e ribadisco ancora una volta che non amo le polemiche sterili nè è mia intenzione puntare l'indice contro qualcuno, ma semplicemente voglio allertare l'Asl di Salerno perché possa rimediare rintracciando subito l'eventuale paziente risultato positivo». D'altra parte spulciando le cronache della pandemia di errori se ne trovano diversi, tra sms e convocazioni errate; un caso analogo a quello di Pasquale si è registrato presso una Asl romana qualche mese fa. 

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