Pozzuoli, bruciata viva dall'ex
oggi inizia il processo

Pozzuoli, bruciata viva dall'ex oggi inizia il processo
di Leandro Del Gaudio
Lunedì 17 Ottobre 2016, 08:34 - Ultimo agg. 13:06
2 Minuti di Lettura

Ha deciso di essere in aula, di prendere parte alle fasi principali del processo che la vede parte offesa contro l'ex compagno di una vita, contro l'uomo che le ha dato una figlia. Ha deciso di mostrarsi al giudice, per dare forza alla testimonianza che al momento tiene in cella la persona che ha tentato di ucciderla e di sfigurarla, gettandole benzina addosso e dandole fuoco. Gup Egle Pilla, parte questa mattina la prima udienza preliminare a carico di Paolo Pietropaolo, detenuto da mesi nel carcere di Poggioreale, che avrebbe ordito una tremenda vendetta contro la ex donna, che aveva deciso di interrompere la loro relazione.

Questa mattina, Carla Caiazzo potrebbe essere in aula. È lei l'eroina di questa storia: oggi ha una figlia ed è per lei che ha deciso di non perdersi un'udienza del processo. Pochi giorni fa si è sottoposta a un nuovo intervento chirurgico, ma deciderà solo stamattina se affrontare la prima udienza al cospetto di Pietropaolo. Rappresentata dal penalista Maurizio Zuccaro, la donna è stata per mesi in rianimazione, ma ha sempre trovato la forza di rispondere alle domande degli inquirenti e di dare tutti i particolari della violenza subita. Difeso dal penalista Gennaro Razzino, Paolo Pietropaolo punta a dimostrare la mancanza di premeditazione nella violenza esercitata contro la donna. A partire da questa mattina, sarà una battaglia a colpi di perizia. Inchiesta coordinata dai pm Clelia Mancuso e Raffaello Falcone, che proveranno a dimostrare lo stato di lucidità dell'imputato al momento dell'aggressione, ma anche la sua capacità di stare a giudizio. Un processo sprint, quello della Procura, che mesi fa ha ottenuto la celebrazione del rito immediato, saltando la fase dell'udienza preliminare. L'imputato sceglierà di essere giudicato con la formula del rito abbreviato, anche se condizionato all'analisi delle consulenze che verranno depositate. Nel corso delle sue deposizioni dinanzi ai pm, ma anche in alcune interviste, Carla Caiazzo ha sempre battuto su un concetto: «Voglio essere in aula, farò di tutto per essere presente dinanzi ai giudici, perché devono sapere in che condizioni mi ha ridotto. Lo faccio per mia figlia, perché deve crescere libera da violenza e da ogni genere di condizionamento, ma anche per le donne vittima di ogni genere di brutalità».