Pozzuoli, un intero quartiere in balia di un 15enne: «Via dalla comunità, è violento»

Pozzuoli, un intero quartiere in balia di un 15enne: «Via dalla comunità, è violento»
di Gennaro Del Giudice
Martedì 16 Luglio 2019, 12:00
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In tre giorni ha provocato violenze e risse a tal punto da far insorgere un intero quartiere che adesso chiede il suo trasferimento. Nel mirino dei residenti di Licola mare è finito un 15enne ospite della comunità di accoglienza per minori «Nunzia», struttura che da sei mesi ha aperto i battenti in uno dei quartieri più a rischio di Pozzuoli. Qui, nelle ultime 72 ore, tre episodi di violenza hanno alimentato la tensione tra gli abitanti e gli ospiti del centro.
 
Il culmine domenica, quando il quindicenne ha aggredito, senza apparente motivo, prima un giovane all'interno di un vicina attività commerciale e poi ha colpito con un pugno un uomo che aveva tentato di fare da paciere. A quel punto un gruppo di otto coetanei si è scagliato contro il minore, scatenando una rissa nella quale ha avuto la peggio un altro ospite della struttura, un 14enne, che nel tentativo di sedare le violenze è rimasto ferito. Il giovane è stato portato al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli per varie contusioni ed escoriazioni e dimesso in giornata. Dopo le violenze una cinquantina di persone si è radunata all'esterno della struttura di via Del Mare e sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Licola che hanno riportato la situazione alla normalità.

L'episodio ha alimentato uno stato di tensione che ha avuto inizio giovedì quando, sotto gli occhi di un educatore, il 15enne aveva tentato di aggredire un passante reo di aver incrociato il suo sguardo. Un primo campanello d'allarme che aveva fatto scattare un'attenzione particolare da parte degli educatori nei confronti dell'ospite. Che, però, non è servita a scongiurare l'ennesimo episodio di violenza registrato venerdì quando, dal cortile della comunità, il minore ha scagliato una bottiglia di vetro contro un bus di linea provocando la reazione di un passeggero, che sceso dal mezzo ha scavalcato il recinto e ha raggiunto il minore con il quale è venuto alle mani. Anche in quest'occasione l'intervento del personale ha scongiurato conseguenze più serie. Il clima di tensione ha spinto Luigi Russo, rappresentante legale della cooperativa «Cuori Menti Mani» che gestisce la casa di accoglienza, a inoltrare una richiesta di trasferimento per il minore che giovedì era giunto a Licola su affidamento dei servizi sociali del comune di Marano. «Purtroppo si tratta di episodi isolati provocati da un unico ospite e di cui chiediamo scusa ai residenti del quartiere con i quali abbiamo avuto sempre un ottimo rapporto. Da parte nostra ci siamo attivati subito per richiedere l'affidamento dell'ospite a un'altra struttura vista la sua incompatibilità con il territorio» spiega Russo, educatore e coordinatore del progetto che si rivolge a minori, dai 13 ai 18 anni, con situazioni di disagio familiare e personale pregiudizievoli per la loro crescita, formazione e realizzazione. Attualmente gli ospiti della struttura sono tre, guardati a vista e assistiti dallo staff di educatori della casa. «Il quartiere è solidale e apprezza il lavoro di chi gestisce la struttura, ma situazioni di questo genere in un contesto già di per sé difficile non devono più succedere. Chiediamo per Licola maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine e l'installazione di telecamere» afferma Umberto Mercurio, presidente del comitato Riqualificare Licola.
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