Pozzuoli, la «guerra» dei tesserini
Minacce al mercato ittico

Pozzuoli, la «guerra» dei tesserini Minacce al mercato ittico
di Gennaro Del Giudice
Sabato 6 Novembre 2021, 08:53
4 Minuti di Lettura

La terza notte di controlli al mercato ittico all'ingrosso di Pozzuoli è stata la più lunga. Non è servita, a calmare gli animi, la deroga di dieci giorni per l'ingresso alla struttura concessa a chi è in attesa del tesserino. Alle prime luci dell'alba è bastato un «no» a chi chiedeva di entrare senza avere i documenti in regola per scatenare il putiferio contro la Polizia Municipale addetta ai controlli. «Se non ci fate lavorare prendiamo i coltelli» ha urlato qualcuno contro gli agenti.

Parco verde di Caivano, maxi blitz dei carabinieri: un arresto, sequestrate droga e telecamere

Minacce e momenti di tensione che sono andati in scena tra gli stand e al varco d'ingresso della struttura di via Fasano dove sono intervenute anche le volanti della Polizia di Stato.

Episodio che, inevitabilmente, avrà dei risvolti penali: al vaglio ci sono i video estrapolati dalle telecamere a circuito chiuso presenti nel mercato che avrebbero ripreso tutta la scena, dalla ressa alle minacce rivolte ai caschi bianchi. Tra i più esagitati tre-quattro venditori, ovvero i concessionari che gestiscono gli stand per la vendita all'ingrosso di pesci e frutti di mare, coloro che al momento sono i più penalizzati dalla maglia dei controlli sempre più fitta che sta lasciando fuori numerosi acquirenti. Gli autori delle minacce saranno identificati e denunciati, così come è avvenuto giovedì notte quando uno dei presenti all'interno del mercato si è scagliato contro un ufficiale della polizia municipale.

La situazione ieri notte è tornata alla normalità poco dopo, ma il pericolo di nuove tensioni per i prossimi giorni resta alto. Nel mirino della polizia municipale sono finiti le autorizzazioni per l'accesso alla struttura mercatale e i relativi tesserini di cui sono in possesso sia i venditori che gli acquirenti. Molti tesserini sono risultati non in regola in quanto scaduti, mai rinnovati o senza l'idoneità sanitaria. La conseguenza di questi tre giorni di controlli serrati è stata un netto calo delle vendite, merce rimasta sui banchi e clienti che si sono spostati verso altri mercati di Napoli e provincia.

Video

Ripercussioni si sono avute anche al mercato al dettaglio, sempre in via Fasano, dove le vendite sono andate a rilento. «Ma il rispetto delle regole viene prima di ogni altra cosa» ripetono come un mantra dagli uffici del comune di Pozzuoli dove è alta l'attenzione sul mercato di via Fasano e sui pericoli derivanti da infiltrazioni esterne visti gli interessi che da sempre ruotano attorno al settore ittico e che fanno gola alle organizzazioni criminali.

Dal canto loro i quindici concessionari per la vendita all'ingrosso chiedono flessibilità e protocolli meno rigidi per consentire ai dettaglianti di poter entrare e acquistare pesci e frutti di mare, a poco più di un mese dalle festività natalizie. Tra i punti contestati c'è la richiesta della tessera sanitaria anche agli acquirenti che, in teoria, non figurano tra coloro che all'interno del mercato maneggiano i prodotti. Proprio su quest'ultimo punto gli uffici comunali starebbero lavorando: l'idea è quella di una modifica al regolamento del 2004 in materia di accessi al mercato che sollevi gli acquirenti dall'obbligo di presentazione del nulla osta dell'Asl al momento della presentazione della domanda per ottenere il badge di accesso al mercato. «Bisogna trovare una soluzione al più presto, anche perché il mercato ittico di Pozzuoli ha bisogno di rilanciarsi per la sua importanza, la sua storia e per l'economia della città. Il sindaco e l'amministrazione stanno lavorando su questa direzione, ma resta il fatto che le regole vanno rispettate perché la legalità viene prima di tutto» ha fatto sapere il consigliere di maggioranza del Pd Salvatore Caiazzo.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA