Raffaele, cure flop a Sidney:
a Pozzuoli salvato dal robot

Raffaele, cure flop a Sidney: a Pozzuoli salvato dal robot
di Ettore Mautone
Giovedì 21 Novembre 2019, 08:29 - Ultimo agg. 20:08
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Intervento chirurgico record all'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Raffaele D'Ambrosio, 23 anni appena compiuti, pizzaiolo di Marano, in Australia con il sogno di impiantare un pezzo di made in Naples nella terra dei canguri, il 17 luglio mentre era intento a infornare pizze, per darsi una rinfrescata ha bevuto da una bottiglia di soda caustica credendo fosse quella dell'acqua. Finito in coma per otto giorni, è stato poi sottoposto a due interventi chirurgici. Il ragazzo viveva a Sidney, studiava inglese e lavorava in attesa di sostenere l'esame per la cittadinanza australiana. Ma pur avendogli salvato la vita, i medici di Sidney non erano riusciti a guarirlo: Raffaele non poteva più consumare cibi solidi. Così il giovane ha deciso di tornare a casa. E si è messo nelle mani dei medici di Pozzuoli.

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L'INTERVENTO
L'intervento è stato effettuato al Santa Maria delle Grazie dall'equipe di Felice Pirozzi, da un anno e mezzo primario vincitore di concorso all'ospedale puteolano. «A Sidney - racconta Raffaele - sono stato curato in ospedali bellissimi, ma ho capito che tempi, modalità e capacità dell'assistenza australiana non erano soddisfacenti e non miglioravo». A Pozzuoli nonostante la complessità e l'ampiezza dell'area da sottoporre a operazione, l'utilizzo della tecnologia robotica - il famoso «Da Vinci» - ha permesso di praticare solo un taglio alla gola, uno all'addome ed uno alla cassa toracica. L'equipe chirurgica, con un intervento durato 7 ore, ha asportato completamente l'esofago e lo ha ricostruito con una porzione di parete intestinale. Procedura mai effettuata prima in Campania e sperimentata da pochissimi ospedali in Italia. Raffaele recupererà completamente la funzionalità dell'esofago. «A giugno abbiamo effettuato il primo intervento utilizzando la tecnologia robotica - spiega il primario e da allora abbiamo realizzato ben 62 operazioni. Qualche giorno fa, poi, abbiamo sperimentato il primo approccio robotico in Italia per una procto-colectomia totale: la completa asportazione del colon e del retto e il conseguente ripristino della continuità intestinale. L'intervento effettuato su Raffaele è stato complesso, ma se tutto andrà come ci aspettiamo, il prossimo lunedì potrà tornare a casa e riprendere a mangiare normalmente». La chirurgia generale di Pozzuoli si sta sempre più qualificando come un riferimento nazionale per l'utilizzo della robotica. Si è appena concluso un corso di formazione che ha visto la presenza di chirurghi provenienti d tutta Italia.

IL MANAGER
«I nostri operatori di Pozzuoli stanno facendo scuola, diventando un punto di riferimento per i colleghi italiani e stranieri - sottolinea il manager della Asl Antonio D'Amore - la complessità e numerosità dei casi trattati nei nostri ospedali aumenta di continuo. Ora puntiamo all'assistenza presso distretti e ambulatori. Al giovane Raffaele, venuto dall'Australia a Pozzuoli, facciamo i migliori auguri di una pronta ripresa». Pirozzi, chirurgo campano formatosi alla scuola di Franco Corcione al Monaldi, si era poi trasferito all'ospedale di San Giovanni Rotondo dove è rimasto per dieci anni. Ora è tornato in Campania e non è l'unico punto di forza dell'ospedale di Pozzuoli, che può vantare eccellenze in campo neurochirurgo, medico, urologico, nel pronto soccorso e nella rianimazione e ormai fa concorrenza, a ovest, alla sanità di eccellenza che si sta cercando di portare a termine all'Ospedale del mare. Lo spirito di squadra, l'azione del management e il potenziamento in corso della medicina del territorio col polo oncologico e la cittadella della medicina legale realizzati a Giugliano sono i tasselli di un quadro dai contorni sempre più netti.
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