Presidi campani, pc bloccati
Il Tar apre: sì all'esame bis

Presidi campani, pc bloccati Il Tar apre: sì all'esame bis
di Gianluca Sollazzo
Domenica 14 Ottobre 2018, 11:19
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Computer impazziti durante il concorso, per i giudici la prova si deve ripetere. E' quanto deciso dalla sezione terza bis del Tar Lazio che ha dato ragione a 54 docenti aspiranti a diventare presidi. Tra i ricorrenti ci sono molti docenti salernitani e napoletani che si sono visti penalizzare dal black out dei computer durante la prova preselettiva prevista dal bando di concorso e tenutasi lo scorso 24 luglio. Tutto questo a pochi giorni dalla seconda prova scritta del concorso che si terrà il 18 ottobre e che vede in Campania migliaia di candidati ai nastri di partenza. Secondo i giudici della terza sezione bis del Tar Lazio la prova preselettiva deve essere rifatta perché le postazioni con computer assegnate ai candidati non hanno ben funzionato, creando di fatto una disparità di trattamento con gli altri aspiranti presidi.

LA DECISIONE
«Considerato che l'interruzione del funzionamento delle procedure informatiche ha comportato la violazione della par condicio dei partecipanti si legge nella ordinanza cautelare del Tar Lazio - sicché deve essere disposta la ripetizione della prova e, ove ciò comportasse il superamento della soglia minima di ammissione fissata in punti 71,70, l'ammissione in soprannumero alle prove scritte». Quindi per i candidati docenti che aspirano a diventare presidi c'è un'altra opportunità. E si preannuncia un effetto domino. Molti altri docenti esclusi puntano a seguire i 54 colleghi apri-pista. I giudici del Tar Lazio ordinano quindi all'amministrazione di «procedere alla ripetizione della prova preselettiva entro 20 giorni dalla comunicazione o notificazione della presente ordinanza, con le modalità operative già seguite e compensa le spese della presente fase cautelare». I candidati con problemi ai pc durante la prova preselettiva del 24 luglio ci sono stati anche in Campania. A Salerno fece scalpore il caso di una docente che all'istituto Genovesi non si vide salvare parte della prova preselettiva per un malfunzionamento improvviso dei computer: sul posto arrivò anche la polizia per calmare gli animi e accertare quanto accaduto. Adesso il Tar Lazio ha considerato che l'interruzione del funzionamento delle procedure informatiche ha comportato una violazione della par condicio dei partecipanti.

 

IL MECCANISMO
Da qui la richiesta della ripetizione della prova e, nel caso di superamento, l'ammissione in soprannumero alle prove. Non ci sarà però nessuno spostamento delle prove scritte fissate per il 18 ottobre in Campania e nel resto del Paese per gli aspiranti presidi che hanno passato le preselettive. Intanto non si esclude che il ministero dell'Istruzione possa predisporre appello urgente al Consiglio di Stato contro l'ordinanza del Tar Lazio. I dirigenti scolastici passati al secondo turno del concorso pubblico sono 8.736 in Italia. Il maggior numero dei candidati è arrivato dalla Campania: 6.082 iscritti, 4.107 quelli che si sono presentati. Quindi Sicilia (3.357 presentati), Lazio (2.490) e Puglia (2.335). Adesso per gli aspiranti presidi scossa l'ora della prova scritta che si terrà il 18 ottobre. Ma dietro l'angolo c'è l'ombra di altri ricorsi.
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