Napoli. Prestiti a interessi da capogiro il ginecologo agli arresti domiciliari. Sequestrata anche una Porsche

Napoli. Prestiti a interessi da capogiro il ginecologo agli arresti domiciliari. Sequestrata anche una Porsche
di Leandro Del Gaudio
Sabato 21 Novembre 2015, 15:54 - Ultimo agg. 08:24
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Si vantava di avere amicizie in alto e in basso, lui - nel mondo di mezzo napoletano - in grado di contattare «magistrati amici ma anche camorristi» per risolvere una questione privata. Poteva fare leva su contatti autorevoli, sia nel campo della magistratura sia quando sia nei vertici del sistema camorristico cittadino. Eccolo il ritratto del ginecologo napoletano Raffaele Magli, classe 1956, da ieri finito agli arresti domiciliari con l’accusa di usura, secondo quanto emerge dalla misura firmata dal gip Pasqualina Paola Laviano.

Era in clinica, quando gli uomini della Finanza gli hanno notificato l’ordine di arresto, nell’ambito di una inchiesta condotta dal pool anticamorra della Procura di Napoli. Non è l’unico nome, quello di Magli: ordine di arresto ai domiciliari anche per Ciro Di Carluccio, a sua volta ritenuto legato al potente clan Contini del Vasto-Arenaccia (difeso dai penalisti Arturo ed Enrico Frojo, Di Carluccio era finito nelle maglie di una indagine per riciclaggio di denaro sospetto).

Inchiesta coordinata dal pm Michele Del Prete, in forza al pool anticamorra dell’aggiunto Filippo Beatrice, chiara l’accusa mossa a carico del ginecologo: il medico avrebbe costretto a versare a tassi usurari la restituzione di un debito contratto da un imprenditore edile, forte del suo legame con il presunto esponente del gruppo Contini. Decisivi gli accertamenti del nucleo di polizia tributaria della Finanza, agli ordini del comandante Giovanni Salerno, che hanno passato al setaccio cambiali e negozi privati intercorsi dal 2012 tra l’imprenditore edile e una parente del ginecologo.

Uno scenario tutto da approfondire, nel quale per ora risulta decisiva la figura di un imprenditore edile, che si imbatte nella figura del «professore» Magli dopo essersi rivolto a una finanziaria. Chiese un prestito per risollevare le sorti della sua azienda, ma il promoter gli presentò il ginecologo, interessato in alcune attività immobiliari. Ha inizio così un rapporto nel quale l’imprenditore restituisce una parte del debito, ma il tasso di interesse nei suoi confronti cresce a dismisura, nonostante si impegni a costruire alcuni immobili a Fuorigrotta. Lavori praticamente gratis, dal momento che lo stesso medico - spalleggiato da soggetti indicati come «loschi figuri» - riesce anche ad espropriare il cantiere, bloccandone gli accessi e murando alcune zone interne. Al ristorante o sotto casa, l’imprenditore si vede accerchiato, costretto a subire, ad accettare condizioni capestro. Un crescendo di intimidazioni, con un pressing di sapore mafioso finalizzato ad ottenere un «ricalcolo» del debito in favore del medico, una morsa usuraia sulle attività dell’imprenditore.

Scrive la Procura: «Il ginecologo approfittando dello stato di bisogno di un imprenditore edile gli ha concesso un prestito di circa 230 mila euro, richiedendo in poco più di tre anni, interessi per oltre 100 mila euro». Inoltre, sempre secondo la ricostruzione della Procura, «al fine di costringere la vittima ad accettare ulteriori vantaggi usurari - costituiti dal mancato pagamento di lavori edili gratuiti per un valore di oltre 150 mila euro - il professionista si rivolgeva a Di Carluccio che poneva in essere atti intimidatori nei confronti dell’usurato». È così che sotto sequestro finiscono conti correnti e società immobiliari riconducibili «per il tramite di complessi schemi societari al Magli, al fine di cautelare alla giustizia gli interessi usurari illecitamente percepiti dal medico napoletano, per un valore di oltre 250 mila euro».

Tra i beni sequestrati anche una Porsche nei pressi dell’abitazione posillipina del professionista napoletano, in una vicenda giudiziaria che ora attende la replica dei due indagati. Ma non è tutto. Fatto sta che dagli elementi finora raccolti emerge uno scenario poco chiaro a carico del medico, che viene indicato come una personalità pericolosa, al punto tale da essere in grado anche di lasciare il territorio nazionale, in vista di possibili guai con la giustizia. Fatto sta che accertamenti di natura patrimoniale sono in corso in Ungheria, in una località dll’est europeo dove il professionista aveva la disponibilità di una abitazione. Scrive il gip Laviano: «La condotta di Magli è indicativa di una elevatissima capacità criminale; egli ha agito con determinazione e senza alcuno scrupolo». E non è tutto. C’è un capitolo delle indagini che si fonda su intercettazioni telefoniche, da cui emergerebbe il pericolo di fuga: «Sussiste altresì un concreto ed attuale pericolo di fuga nei confronti del Magli - già formalmente residente all’estero in Szgetszentmiklos - avuto riguardo al contenuto delle conversazioni intercettate nell’ambito delle telefonate in entrata e in uscita della utenza telefefonica in uso al figlio Guglielmo Magli, che palesa in modo inequivocabile l’eventualità che il padre si allontani dall’Italia per sottrarsi, in quel caso, alle pretese creditorie dell’Erario».