Napoli, prima gravidanza con la fecondazione assistita all'ospedale San Paolo

Napoli, prima gravidanza con la fecondazione assistita all'ospedale San Paolo
di Melina Chiapparino
Venerdì 3 Luglio 2020, 18:48
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E’ una 30enne napoletana, la prima donna gravida grazie alla procreazione medicalmente assistita all’ospedale San Paolo di Napoli. Una vittoria per la donna che, in passato, aveva tentato questa strada presso altre strutture, senza alcun risultato e uno stimolo per tutte le coppie che sognano di diventare genitori. Ma anche, una vittoria per l’Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia del presidio che, da novembre, garantisce assistenza alle coppie con problemi di infertilità attraverso il centro di Procreazione Medicalmente Assistita fortemente voluto dal primario Luigi Terracciano. «Dopo l’attivazione dell’ambulatorio, le prime tre pazienti che avevano iniziato il percorso di assistenza con il trattamento di stimolazione, non hanno potuto proseguire a causa del lockdown» spiega Terracciano che dal 2010, dirige l’Unità al secondo piano della struttura dove ha preso corpo il progetto a cui il medico si dedica da sempre e che, senz’altro, è destinato a cambiare la vita a tante coppie.

«Da circa 20 giorni con i dovuti protocolli di sicurezza, abbiamo ripreso questa attività ambulatoriale e assistenziale, preparando 8 pazienti al trattamento Fivet per la fecondazione in vitro con trasferimento dell’embrione- continua Terracciano- oggi abbiamo riscontrato la prima gravidanza da quando il centro è stato attivato». Il risultato non è secondario a un altro aspetto che, se possibile, è ancora più significativo dal punto di vista sociale ed economico per le coppie che si rivolgono all’ospedale San Paolo. «La donna di cui parliamo, come tutte le altre seppure con procedure e terapie diverse, ha semplicemente effettuato una prenotazione tramite il Cup e successivamente alle visite ambulatoriali e all’effettuazione degli esami diagnostici è stata sottoposta al pick up ovocitario sotto sedazione- spiega il primario - in un secondo momento, sempre in regime di chirurgia ambulatoriale, è stato effettuato il trasferimento di una blastocisti in utero». Dunque, dopo il primo accesso ambulatoriale durante il quale viene valutata la situazione di partenza della coppia per scegliere le procedure più adatte ai singoli casi, il San Paolo garantisce una molteplicità di cure di I e II livello che vanno dal semplice monitoraggio dell’ovulazione alle tecniche di inseminazione intrauterina e alla fecondazione in vitro compresa l’iniezione intra-citoplasmatica dello spermatozo (Icsi) senza escludere procedure più complesse come il prelievo di gameti maschili dai testicoli e la crioconservazione di gameti femminili o embrioni.

Trattamenti all’avanguardia con procedure e strumentazioni di ultima generazione che nelle strutture private arrivano a costare tra i 2500 e i 5000 euro e che, nel centro Pma di via Terracina si aggirano tra i 300 e i 400 euro, compresi i costi sia dell’assistenza diagnostica che della parte operativa. «Il costo rende questa problematica che è in crescita e riguarda una percentuale tra il 20 e il 25% di coppie intenzionate ad avere figli, un vero e proprio “fenomeno sociale”- sottolinea Terracciano- offrire la possibilità di essere assistiti attraverso la sanità pubblica è uno strumento che assicura a tutti gli stessi diritti». Ad oggi, la possibilità di effettuare questo tipo di servizio assistenziale è attiva, a Napoli, nelle due strutture del Policlinico ma, per quanto riguarda l’Asl Napoli 1, il centro all’ospedale San Paolo è il primo polo di eccellenza per quanto riguarda la fecondazione medicalmente assistita.

«Finalmente si è avverato un progetto per il quale lavoro da sempre e che avevo cominciato a realizzare all’ospedale San Giovanni Bosco fino agli stop dovuti a molteplici motivi che per anni hanno impedito la nascita del centro- conclude emozionato il primario- oggi, grazie alla sinergia tra la Direzione dell’Asl Napoli 1, la direzione dell’ospedale San Paolo e grazie al contributo dell’intera equipe dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia siamo riusciti a restituire la speranza ai futuri genitori e proseguiremo affinché siano sempre più brevi i tempi dell’assistenza che già ora procede spedita». Gli auguri alla neo mamma e alla coppia pronta a incamminarsi per diventare una famiglia, sono arrivati non solo da Terracciano ma anche dal manager Ciro Verdoliva, direttore dell'Asl Napoli 1 orgoglioso che «una coppia riesca a trovare nella propria città e grazie alla sanità pubblica una risposta ai propri bisogni di genitorialità».«Siamo orgogliosi di essere riusciti a realizzare in breve tempo un servizio che nel pubblico mancava- ha aggiunto Maurizio D’Amora, direttore dell’ospedale San Paolo- nonostante le difficoltà in particolare legate al Covid e alla pandemia, siamo riusciti a garantire un ‘assistenza fondamentale per il benessere della popolazione e tutto il personale ospedaliero fa gli auguri ai neo genitori».
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