Primarie al veleno a Napoli, via al ricorso: la decisione entro 24 ore

Primarie al veleno a Napoli, via al ricorso: la decisione entro 24 ore
di Luigi Roano
Mercoledì 9 Marzo 2016, 08:35 - Ultimo agg. 13:19
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Sarà un mezzogiorno di fuoco quello del «Comitato organizzatore delle primarie del centrosinistra a Napoli» presieduto da Giovanni Iacone. Oggi, intorno alle 12, sul tavolo del Comitato situato nella sede del Pd in via Roma, ci sarà il ricorso presentato da Antonio Bassolino che chiede l'annullamento delle operazioni di voto in cinque seggi, sostanzialmente per brogli. Cosa succederà dunque nella giornata di oggi? Valeria Valente che ha vinto le primarie rischia di essere defenestrata tramite ricorso?

Il presidente del partito Matteo Orfini ritiene di no, «il risultato non è in discussione» dice. Per Orfini si tratta solo di un paio di segnalazioni. Tuttavia, se il Comitato organizzatore annullasse i 5 seggi in questione Bassolino potrebbe tornare a sognare la vittoria perché scavalcherebbe la Valente. Prima di andare ad approfondire il punto di vista di Orfini - e delle segreterie provinciali e regionali dei democrat - è utile capire qual è il raggio d'azione del Comitato e come è composto.

Fuori dal politichese, il Comitato decide a maggioranza. Fermo restando l'autonomia di ciascun membro, è espressione di una maggioranza politica. Veniamo al raggio d'azione del Comitato, che l'articolo 9 del regolamento chiarisce con nettezza. Al punto 2 si legge: «Eventuali reclami e contestazioni in merito al risultato elettorale dovranno essere inoltrate, a cura dei candidati o dei loro rappresentanti, entro 48 ore dalla proclamazione del risultato. Tali reclami, circostanziati e motivati, dovranno essere inoltrati al Comitato organizzatore, che decide entro le 24 ore successive».

Comunque vada, sarà una guerra interna ai democrat, atteso che già le urne hanno evidenziato come il partito fosse diviso a metà: la Valente ha staccato Bassolino di 450 voti. Così come la partecipazione popolare: pur essendo le primarie aperte a tutti gli aventi diritto al voto, si è fermata a quota 30mila, nel 2011 alle primarie (quelle annullate) votarono 45mila napoletani.

Rischia di avere sanzioni dal partito Tonino Borriello, il consigliere comunale e sostenitore della Valente, che in uno dei seggi individuati da Bassolino, quello di San Giovanni a Teduccio, ha ammesso di avere tirato fuori un euro, la cifra che serviva per partecipare alle primarie, dato a qualche avventore che aveva dimenticato il portafogli a casa: «L'ho fatto per cortesia», ha detto Borriello a botta calda, che però non fa passi indietro su un punto, fuori a quel seggio c'erano anche i rappresentanti della lista di Bassolino: «Ribadisco - dice Borriello - la piena correttezza del mio comportamento».

Anche i due segretari provinciali e regionale rispettivamente Venanzio Carpentieri e Assunta Tartaglione non intendono prestare il fianco a strumentalizzazioni. C'è anche la replica al grillino Roberto Fico che ha chiesto l'annullamento delle primarie: «Fanno quasi ridere le sue parole quando dice che chi tace è complice; ci torna in mente la brutta vicenda di Quarto e le responsabilità del cosiddetto direttorio. E là si trattava di collusioni con la camorra. Il Pd non tace e resta tra le persone, facendole esprimere democraticamente, non come chi si affida a qualche clic per decidere il futuro delle città e del Paese».

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