Primarie Napoli, dieci euro ai cittadini per votare. Consigliere Pd: ho dato soldi per cortesia | Guarda il video

Primarie Napoli, dieci euro ai cittadini per votare. Consigliere Pd: ho dato soldi per cortesia | Guarda il video
Lunedì 7 Marzo 2016, 18:34 - Ultimo agg. 8 Marzo, 08:32
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NAPOLI - Un video pubblicato sul sito Fanpage.it scatena la bufera sulle primarie del centrosinistra di Napoli. E riapre il caso dei brogli nei seggi. Il filmato, realizzato con una telecamera nascosta, dura tre minuti: nelle immagini girate nei seggi di Scampia, Piscinola e San Giovanni a Teduccio si vedono consiglieri municipali e comunali mentre cedono denaro ad alcune persone per esprimere il voto ai candidati (il regolamento delle primarie prevedeva il pagamento di un euro). Nel video si evidenzia come in alcuni casi siano stati dati soldi per votare Valeria Valente ed in almeno un caso Antonio Bassolino. In un caso, poi, un consigliere ha dato dieci euro a due cittadini per votare. 

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LA REPLICALe immagini parlano chiaro. E lui lo ammette pure. Il consigliere comunale Pd, Antonio Borriello, ieri davanti ad un seggio ha dato un euro ad uno, «forse due», cittadini che ieri, a Napoli, sono andati a votare alle primarie del centrosinistra. «L'ho fatto per non essere scortese come partito - ha spiegato all'Ansa - faceva freddo, erano venuti lì, non avevano l'euro e così gliel'ho dato io». Il video girato da Fanpage - dove si parla di soldi dati per votare la candidata Valeria Valente - dice di non averlo visto e aggiunge: «L'ho fatto davanti a tutti, mica di nascosto, c'erano anche altri». Quell'euro, in effetti, Borriello lo ha dato davanti ad un seggio di San Giovanni a Teduccio, suo 'quartier generalè, zona dove si è registrata un'altra concentrazione di voti a favore della Valente. «Io quella signora neanche la conoscevo - racconta il consigliere comunale, che nel video saluta la donna - e non ricordavo neanche l'episodio. Forse l'ho fatto anche un'altra volta, neanche ricordo. Alcune persone sono arrivate ai seggi senza l'euro necessario per il contributo e così, per cortesia, gliel'ho dato io». E così Borriello, da sempre bassoliniano, ora si è trovato nel ruolo di sostenitore della Valente. «Nessun tradimento - mette in chiaro - quando Valeria ha deciso di candidarsi io, e anche altri, abbiamo pensato che con lei fosse più agevole sconfiggere Luigi de Magistris alle comunali, alle secondarie chiamiamole così, perché a me quello che interessa sono le Comunali e interessa che il Pd vinca. Tutto qui. Se la competizione fosse stata tra Antonio Bassolino e Riccardo Monti, io non avrei avuto alcun dubbio ad appoggiare Antonio, ma con Valeria in campo ho pensato che la strada per vincere sarebbe stata più semplice». E guai a dargli il merito di aver fatto registrare proprio nella sua San Giovanni a Teduccio, un bel pò di voti a favore della Valente: «Non è merito mio, non ho drammatizzato proprio nulla. Chiedetelo ai cittadini di San Giovanni, ho fatto pochissime iniziative, non certo quelle che ho fatto nel passato». Quanto a Bassolino, dice, «resta una persona che stimo tantissimo, ci mancherebbe». E al suo 'riferimento politicò riconosce questo: «Ha avuto il grande merito di rivitalizzare il tessuto elettorale del Pd e di aver riavvicinato il partito alla città. E di questo va solo ringraziato». «Ho già dato mandato ai miei legali per promuovere una querela per diffamazione nei confronti della testata giornalistica che ha inteso mettere in atto una vera e propria aggressione mediatica» ha poi scritto in una nota il consigliere Borriello. 

TARTAGLIONE «Nelle ultime ore assistiamo ad alcuni macchinosi tentativi di infangare le primarie utilizzando episodi isolati, che condanniamo fermamente, ma che non possono mettere in dubbio il fatto che si sia trattato di primarie regolari, trasparenti e democratiche, come da più parti riconosciuto» ha detto sulla vicenda il segretario regionale del Pd Campania, Assunta Tartaglione. «Sul terreno della legalità - ha aggiunto - non vogliamo fare sconti e gli eventuali errori dei singoli saranno condannati come meritano. Questo, per, non può in alcun modo infangare la festa di democrazia che ha coinvolto a Napoli oltre 30mila cittadini».


CARPENTIERI«Credo si sia trattato di episodi da condannare senza mezzi termini ma isolati e che non hanno influito sulla regolarità complessiva del voto». Lo ha detto Venanzio Carpentieri, segretario del Pd di Napoli, commentando il video. «Sono stati episodi - spiega Carpentieri - che si sono dissolti in breve tempo. Ci è stato ampiamente riconosciuto dalla platea di osservatori di ogni genere che hanno assistito alle operazioni che queste primarie sono state regolari, si tratta quindi di singoli casi da condannare fermamente ma rappresentano episodi isolati che non inficiano il voto». Carpentieri sottolinea che «già alla vigilia delle primarie mi aspettavo - spiega - anche situazioni costruite ad arte per sabotare le primarie. Non dico che questo riguardi tutte le scene riprese nel video anche perché in alcuni casi si vedono persone note del Pd».

M5S. l M5S passa al contrattacco e punge il Pd sulle primarie. Dopo il fuoco aperto dai dem sulla cosiddetta 'M5Spy', ovvero le storia delle mail dei parlamentari grillini violate con il presunto zampino della Casaleggio associati, i 5 Stelle intervengono a muso duro sulle consultazioni dem a Napoli. A sferrare il colpo è Carlo Sibilia, che su Twitter conia l'hashtag '#brogliprimariePd' e invita a guardare il video già virale sulle bacheche di attivisti ed eletti 5 Stelle, da cui sembrerebbero emergere alcune irregolarità ai seggi delle primarie del Pd a Napoli. Gianluca Vacca, deputato 5 Stelle, tira in ballo il presidente del Pd Matteo Orfini: «Su questo video nulla da dichiarare? - chiede in un tweet - #UneuroUnvoto». Intanto, a Milano, Casaleggio prepara la battaglia legale contro coloro che, in questi giorni, hanno rispolverato la storia delle mail violate e del presunto server parallelo, vicenda già finita sulla stampa nell'ottobre 2014 e che oggi ha visto il senatore dem, Stefano Esposito, presentare un'interrogazione ad hoc. Stando a quanto riferito da fonti parlamentari, non ci sarebbero i presupposti per un intervento ispettivo della Camera, possibilità ventilata nei giorni scorsi dalla stessa presidente, Laura Boldrini. A frenare eventuali indagini interne, il fatto che la piattaforma dove giravano le cosiddette mail hackerate dei parlamentari M5S sarebbe esterna a Montecitorio.

NAPPI«Brogli e soldi fuori ai seggi Pd.

Vittorie a mani basse e a tasche piene. #primariePD solo una presa in giro» ha scritto su Twitter Severino Nappi, Vicecoordinatore Forza Italia Campania con delega alle amministrazioni locali, commentando il video sulle irregolarità ai seggi delle primarie del Pd a Napoli.

SARRACINO - «Spiace constatare, come emergerebbe dal video pubblicato da Fanpage.it, che una bella giornata di partecipazione democratica possa essere macchiata, ancora una volta, da comportamenti quanto meno inopportuni da parte di alcuni esponenti del partito. Dal video sembra che la pessima abitudine di dare soldi a persone che si accingono a votare, che in passato è stata tirata in ballo per gli extracomunitari, continua a sopravvivere anche nei confronti di cittadini napoletani al 100%» afferma Marco Sarracino, candidato alle primarie del centrosinistra, che sottolinea: «Il partito non può limitarsi a dire che si tratta di casi isolati ma deve fare chiarezza su questi episodi che non possono essere tollerati, a prescindere dal se abbiano inciso o meno sul risultato finale delle primarie. Mi sono candidato anche per dare un segnale ai nostri elettori delusi sul piano della legalità e della correttezza dei comportamenti. Ci siamo battuti nella commissione per le primarie per la trasparenza, opponendoci alla proliferazione dei seggi auspicata da altri candidati. Questo perché ritenevamo essenziale favorire il controllo democratico del voto, soprattutto nelle periferie che vengono sempre dimenticate, e considerate solo serbatoi di voto da sfruttare al momento opportuno», sottolinea Sarracino che conclude: «Per il futuro, servono regole certe e un elenco degli iscritti al voto alle primarie. E serve, soprattutto, un partito finalmente forte e autorevole capace di tener fuori dal Pd chi continua a insistere in pratiche ed atteggiamenti che hanno un unico effetto sicuro: quello di allontanare ancor di più i cittadini napoletani dal Pd».

GIACHETTI«Non conosco la situazione di Napoli, se c'è qualcosa da accertare spero che lo si faccia subito. Si faccia la massima chiarezza». Così il candidato sindaco del Pd a Roma, Roberto Giachetti, intervenendo a Otto e Mezzo, su La7, commentando i problemi di voto alle primarie napoletane. «Per fortuna - aggiunge - i dati a Roma» sono chiari, «questo problema non ce l'abbiamo».

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