Primo maggio: è ancora pienone di turisti a Sorrento. La festa dei lavoratori che cade di domenica non permette di godere di un ponte di vacanza come avvenuto per Pasqua e l'anniversario della Liberazione, ma il risultato non cambia: è di nuovo sold out nelle strutture ricettive della Costiera. In hotel ed attività extralberghiere è impossibile trovare una stanza libera. Ci sarebbero stati addirittura degli overbooking nel timore di improvvise cancellazioni. Strutture che si sono viste poi costrette a dirottare altrove gli ospiti, anche a costo di rimetterci, pur di non fare brutta figura e guadagnarsi recensioni negative.
In questo primo scorcio di stagione il bilancio per quella che è considerata la capitale dell'ospitalità del Sud Italia è, quindi, estremamente positivo come evidenzia Paolo Durante, general manager dell'agenzia Ovest Destination Italie: «Le presenze sono oltre le aspettative, la gente, dopo due anni di pandemia, ha voglia di viaggiare». Il tour operator fa anche un'analisi più approfondita. «Ritengo - spiega - che a causa della guerra il turismo culturale che sceglieva come destinazione i Paesi dell'Est per scoprire i capolavori artistici ed architettonici di quelle zone, ora venga dirottato verso il nostro territorio che si trova al centro di un'area ricca di storia e di siti che vale la pena visitare». Allo stesso tempo, secondo Durante, una delle spiegazioni del boom è che «Sorrento è meta di una fascia di viaggiatori medio-alta, che pertanto risente meno degli effetti del caro prezzi». C'è un solo rammarico per l'agente di viaggio: «Avevamo sottoscritto molti contratti con clienti russi che godono di buona disponibilità economica e sono particolarmente legati alla nostra terra, ma ora quegli accordi sono solo carta straccia. Per fortuna questi mancati arrivi saranno compensati dagli italiani che anche quest'anno, in larga parte, sceglieranno di restare entro i confini». Connazionali che sempre più spesso decidono di prenotare in b&b, case vacanza e, soprattutto, ville ed agriturismi dove godere del contatto con la natura. Lo confermano anche i dati di Pasqua, del ponte del 25 aprile e del primo maggio che, per Sergio Fedele presidente di Atex Campania, fanno segnare una «ripartenza concreta» per il comparto. «Registriamo - evidenzia il leader dell'associazione delle attività extralberghiere - una affluenza con valori sensibilmente più elevati rispetto al biennio precedente.
Boom del turismo che si traduce in ottimi affari anche per bar, ristoranti, lidi ed attività commerciali. «Già tra la Settimana Santa e la festa della Liberazione - sottolinea Vincenzo Ercolano, presidente Confcommercio Sorrento - abbiamo riscontrato una presenza consistente di turismo estero, quello di cui siamo abituati a vivere e più propenso agli acquisti rispetto al turismo mordi e fuggi». Anche agli esercenti il futuro appare roseo. «Le previsioni per l'estate sono buone - chiarisce Ercolano - anche se ci sono delle variabili che possono condizionare questo trend, ma siamo ottimisti, sperando anche in una rapida risoluzione del conflitto in Ucraina». La principale nota dolente è sempre quella della mobilità. «Ciò che purtroppo non fa ben sperare è un miglioramento dei trasporti da e per la penisola sorrentina - conclude il presidente Confcommercio -. È stato deciso un aumento delle tariffe del Campania Express senza migliorare i servizi, anzi a tratti sono molto più scadenti. Mentre altre località sono riuscite a sfruttare il periodo pandemico per migliorarsi, noi siamo rimasti a guardare». In attesa che Eav intervenga attuando i necessari correttivi si guarda con rinnovata fiducia all'estate che dovrà segnare l'uscita dagli anni bui del Covid. E Sorrento punta a tornare ai livelli del 2019 se non anche meglio.