Covid in Campania, test a rilento per i professori e De Luca tuona: «Vanno resi obbligatori»

Covid in Campania, test a rilento per i professori e De Luca tuona: «Vanno resi obbligatori»
di Mariagiovanna Capone
Mercoledì 26 Agosto 2020, 23:00 - Ultimo agg. 27 Agosto, 11:30
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Una riunione interlocutoria, né più né meno. L’atteso incontro di ieri tra governo e Regioni avrebbe dovuto portare molti chiarimenti sulla riapertura della scuola, e invece è stato un nulla di fatto. Ogni decisione è stata rimandata a oggi, con il vertice del Comitato Tecnico Scientifico da cui, forse, ci si aspetta un dietro front su questioni impossibili da realizzare in poco tempo, come il nodo dei trasporti pubblici, che potrebbe dare il via libera sui mezzi senza distanziamento ma solo con mascherina sempre indossata. Nodo che il sindaco Luigi de Magistris vorrebbe risolvere ma senza un sostegno del governo non è possibile «perché i comuni non hanno soldi e hanno pochi autobus ed è impensabile aumentare le corse». Sconfortata l’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini: «Il tempo stringe e i dirigenti mi chiedono chiarimenti che il governo ancora non è in grado di darci». Dalla riunione però è emerso un dato sconcertante dal mondo della scuola: pochissimo personale scolastico sta effettuando i test sierologici, che sono su base volontaria. E il presidente Vincenzo De Luca è motivato più che mai a presentare oggi alla Conferenza Stato-Regioni la proposta di rendere obbligatori gli screening, per evitare che le scuole diventino focolai con positivi asintomatici che potrebbero diffondere a migliaia di persone il Covid. 

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La seconda fase del piano Scuola Sicura della Regione Campania per la ripartenza in sicurezza coinvolgerà circa 200mila unità tra docenti, personale Ata, amministrativi e collaboratori scolastici. Iniziato lunedì, terminerà il 10 settembre, ma finora l’affluenza è stata scarsa. I primi dati precisi arriveranno domani ma dal vertice governo-Regioni di ieri è emerso che la regione (non precisando quale) con maggiore affluenza ha toccato appena il 5 per cento. È quindi possibile che la proposta del governatore De Luca di rendere obbligatori i test possa essere accolta dal governo. L’obbligatorietà dei tamponi trova consensi anche in Pina Tommasielli, responsabile della medicina territoriale dell’Unità di Crisi regionale che sta coordinando i test e conferma: «L’obbligatorietà tra il personale scolastico sarebbe un elemento di tranquillità per tutti. Vogliono che la scuola riparta in sicurezza sanitaria e a mio avviso nulla ci farebbe ripartire più sereni che gli screening obbligatori tra docenti e collaboratori». 
 


Tommasielli conferma che l’accordo siglato con tutti i sindacati dei medici di medicina generale per fare i test sierologici al personale scolastico tranquillizza. «Anche senza accordo però abbiamo registrato una presenza importante, c’è stato senso di responsabilità. Con il 30 per cento in più dopo l’accordo siglato saremo operativi al massimo. Lì dove non ci sono medici disponibili, gli altri colleghi stanno sopperendo per avere la massima copertura». I medici sono pronti, i test ci sono, manca però il personale scolastico che su base volontaria vuole farsi testare. Molti docenti potrebbero ancora essere in ferie e lunedì potrebbero iniziare ad aumentare. 

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Il vertice di ieri tra governo e regioni ha gettato lo sconforto tra i responsabili regionali presenti che invece speravano di riuscire a fornire ai dirigenti scolastici molte risposte. «Le scuole apriranno lunedì e tra due settimane inizieranno le lezioni e ancora non sappiamo con quale mezzo potranno recarsi a scuola, se la mascherina va indossata sempre o no…» sbotta l’assessore Fortini. «La situazione non è tranquillizzante. Anche sugli organici abbiamo chiesto chiarezza e celerità, la domanda è stata quella di fornirci la data e il numero per il prossimo contingente e se si potrà raddoppiare.
Gli Uffici Scolastici regionali non possono muoversi senza le tabelle ministeriali». Oggi inizierà la distribuzione di mascherine e gel decisa dal commissario Arcuri, mentre domani partirà dalla Lombardia la consegna dei banchi monoposto. Le prime a riceverli saranno le scuole secondarie di secondo grado perché dal primo settembre iniziano il recupero dei crediti da parte degli studenti. 

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