Gli africani di Napoli in piazza contro Salvini: «Pacchia? Pomodori a 1,5 euro all'ora»

Gli africani di Napoli in piazza contro Salvini: «Pacchia? Pomodori a 1,5 euro all'ora»
Lunedì 4 Giugno 2018, 21:07
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Circa 500 persone hanno manifestato oggi a Napoli, in Largo Berlinguer, per ricordare Soumalia Sacko, il giovane maliano ucciso ieri in Calabria, e per protestare contro le parole del ministro dell'Interno Matteo Salvini sui migranti. La manifestazione è stata organizzata da Potere al Popolo e dal sindacato di base USb a cui Sacko era iscritto. Tanti gli immigrati e gli italiani in piazza che hanno intonato cori contro Salvini ed esposto cartelli con scritte come «Quale pacchia se raccolgo i pomodori per 1,50 euro all'ora?» e striscioni con le scritte: «Fermate il terrore contro gli immigrati, verità e giustizia per Soumalia Sack», e «Un popolo che ha subito il razzismo non lo può tollerare».

«Non esiste il razzismo - spiega Ibrahim Coulibaly, presidente dell'associazione Mandé di Napoli - ma l'ignoranza. E poi la campagna elettorale è finita, anche Salvini deve smettere di interpretare il suo personaggio, ha vinto, ora non può mettere un muro tra i poveri e il resto del mondo. In Italia nessuno parla dell'apporto positivo che danno i migranti, del nostro lavoro, dell'apporto all'economia italiana, del contributo che diamo pagando le tasse e investendo i soldi nelle banche italiane. Salvini dice che togliamo lavoro agli italiani, ma non è vero e lo sanno tutti, la verità è che l'economia italiana va male e noi siamo nei casini come tanti italiani che a 35 anni vivono con i genitori perché non trovano lavoro».

«Abbiamo paura di un ministro dell'interno - spiega Matteo Giardiello di Potere a Popolo - che dice che i migranti stanno nella pacchia e che le Ong che salvano i migranti nel Mediterraneo vanno messe sullo stesso piano degli scafisti. E questo in un Paese con enormi sacche di sfruttamento al servizio della camorra, in cui questi ragazzi, cittadini di serie B perché hanno meno tutele, vengono usati facilmente dai caporali». Giardiello sottolinea anche che «qualcuno in Calabria ha fatto un tiro a segno contro un essere umano, che stava andando a cercare una lamiera come riparo perché i migrati di Gioia Tauro vivono in 4000 in una baraccopoli vicino ai campi. Lavoreremo da oggi per ricreare un tessuto sociale di mutualismo e il 16 giugno saremo a Roma, aderendo a una manifestazione dell'Usb contro le diseguaglianze sociali».

Nel corso della manifestazione uno degli attivisti ha reso noto che «in Prefettura a Napoli è in corso un incontro in cui USb e collettivi pongono al prefetto il tema della sicurezza per gli immigrati nelle periferie e nell'area metropolitana, dove c'è un degrado che fa lievitare il razzismo e l'intolleranza da cui nascono episodi come quello di ieri in Calabria». In piazza alcuni attori del Teatro Popolare hanno anche messo in scena alcuni minuti de «L'eccezione e la regola» di Bertold Brecht.
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