Davvero suggestivo, il nuovo impianto luci che da ieri sera illumina l'antico passo romano di Montagna Spaccata, tra il comune di Pozzuoli e Quarto Flegreo.
La mirabile opera d'ingegneria Romana, risalente al I secolo a.C., da sempre lasciata al buio nonostante l'intenso trafficato veicolare, ha finalmente un impianto di illuminazione.
Soddisfazione da parte dell'architetto Mauro Di Vasta, promotore e realizzatore dell'iniziativa: «Un ringraziamento particolare lo dedico a tutte le persone che hanno creduto in me e nel mio progetto; gli sponsor privati che hanno finanziato la fornitura delle lampade, la ditta che ha provveduto al montaggio, l’Amministrazione uscente del Comune di Pozzuoli e quella attuale, nonché il Comune di Quarto per il suo patrocinio morale e collaborazione, e quello dell'associazione nazionale Carabinieri di Pozzuoli, e il Benestare dell'assiciazione nazionale Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale OdV di Roma» dice Di Vasta. «Ringrazio altresì colleghi ed amici che hanno sponsorizzato l’idea, prestando la loro professione a titolo gratuito».
Nonostante le difficoltà non siano mancate, l'obiettivo è stato raggiungo:
«Dopo duemila anni il sito archeologico della Montagna Spaccata, è diventato anche una passeggiata suggestiva, perché oltre ad aver risolto il problema stradale di sicurezza e visibilità, possiamo godere delle luci a raso che illuminano le antiche pareti in Opus reticolatum.
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