«Il questionario anticamorra in tutte le scuole della Campania»

«Il questionario anticamorra in tutte le scuole della Campania»
di Valentino Di Giacomo
Mercoledì 1 Giugno 2022, 07:00 - Ultimo agg. 2 Giugno, 08:04
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I protagonisti di Gomorra più noti di don Peppe Diana e Annalisa Durante, i boss di camorra Raffaele Cutolo e Paolo Di Lauro più famosi della giovane vittima di camorra Gelsomina Verde. Sono le risposte degli studenti, anticipate ieri dal Mattino, al questionario anticamorra promosso in trentuno scuole di Napoli e provincia dal nostro giornale, dal consigliere regionale di Europa Verde Francesco Borrelli e da Radio Marte. I risultati sono stati presentati ieri nell'aula del Consiglio regionale, quella intitolata a Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino ucciso dalla camorra, alla presenza di studenti, docenti e dirigenti scolastici. È qui che - insieme alla referente del progetto, Ines Barone, docente del liceo scientifico Salvatore Cantone di Pomigliano d'Arco, il primo istituto ad aver promosso il questionario - è stato siglato una sorta di patto alla presenza dell'assessore regionale all'Istruzione, Lucia Fortini, e della vicepresidente della commissione anticamorra, Vittoria Lettieri. Istituzioni, media, scuole non si fermeranno qui: da settembre si ripartirà con un nuovo questionario, allargando la platea delle scuole coinvolte, da Napoli al resto della Campania. Nuove iniziative richieste e fortemente volute dai dirigenti scolastici e dai docenti, ma soprattutto dagli studenti. Se scarsa è la conoscenza delle vittime di camorra e di boss famigerati, fortissima è stata infatti la richiesta dei ragazzi di volerne parlare di più in classe. Per la metà degli studenti (il 53%, secondo quanto è emerso dalle risposte al questionario) se ne parla poco di lotta alla mafia a scuola, più un altro 15,3% che ha risposto persino che in classe non se ne parla «per niente» di questi temi. Di qui l'impegno a non fermarsi, continuare con queste iniziative e vendicare quello scarnissimo 4% che conosce la storia di Gelsomina Verde e appena l'8% che sa della fine di un'altra giovane vittima innocente della camorra come Maurizio Estate. 

«Un trend che bisogna invertire», l'impegno preso da tutti è di portare il questionario in tutte le scuole della Campania a partire da settembre. «Dati che fanno riflettere - ha sottolineato il consigliere di Europa Verde Francesco Borrelli aprendo il dibattito - perché la camorra dal punto di vista culturale e sociale sta prendendo il sopravvento. Vengono conosciuti o addirittura stimati più gli esponenti mediatici, o peggio ancora i criminali reali, rispetto agli eroi del passato e del presente. I ragazzi ci guardano e se ci comportiamo male a partire dai social, uno su tutti Tik Tok, è evidente che la deriva sarà inarrestabile». In questo senso Federico Monga, concludendo l'esperienza da direttore del Mattino, ha ricordato l'importanza dell'informazione in una città come Napoli. «L'idea di giornale che ho sempre avuto - ha spiegato - è di alimentare il dibattito in città anche attraverso campagne identitarie che in questi anni hanno contraddistinto il nostro quotidiano. L'obiettivo di un giornale non deve essere solo quello di dare notizie, ma denunciare, fare battaglie, informarsi ed informare stando a stretto contatto con le scuole, le fabbriche, le parrocchie, le associazioni». Un impegno ribadito dal capocronista del Mattino, Gerardo Ausiello, che ha invitato gli studenti «a non assuefarsi all'illegalità diffusa, ma a indignarsi per riscoprire i veri valori, perché siamo diventati senza accorgercene tolleranti a tutto.

Bisogna sempre denunciare».

 

«La cosa che mi devasta di più in queste settimane in cui gli episodi di violenza che riguardano i giovanissimi crescono sempre di più - ha sottolineato l'assessore Fortini - è che i ragazzi ormai si comportano così senza la consapevolezza di ciò che fanno e la scuola deve dare la possibilità di saper scegliere tra bene e male». Di qui l'idea di implementare le domande del questionario, al quale hanno risposto 10mila studenti, con nuovi altri quesiti. «Credo, ad esempio - ha continuato Fortini - che quando gli studenti dicono di giustificare l'omertà è perché confondono questo atteggiamento con il sentimento della paura, ma avere paura è sempre legittimo». Il patto sottoscritto ieri andrà avanti anche con l'impegno di Radio Marte - come sottolineato dall'editore Oreste Cimmino e da Monica Russo della direzione. «Siamo da sempre in prima linea contro l'illegalità - hanno detto - soprattutto con il programma La Radiazza condotto da Gianni Simioli». 

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