«Qui si fa l'Italia o si muore», corteo e tensioni in piazza Garibaldi

«Qui si fa l'Italia o si muore», corteo e tensioni in piazza Garibaldi
di Antonio Folle
Sabato 20 Ottobre 2018, 13:50 - Ultimo agg. 17:24
2 Minuti di Lettura
Fratelli d'Italia scende in piazza per una manifestazione di solidarietà in favore del consigliere della IV Municipalità Mario Maggio aggredito negli scorsi giorni mentre documentava le condizioni di estremo degrado in cui versa il quartiere Vasto. I manifestanti si sono dati appuntamento in piazza principe Umberto, una delle piazze simbolo dei «mercatini della monnezza» itineranti che si tengono nottetempo nel quartiere, e hanno sfilato per le strade del Vasto e di piazza Garibaldi chiedendo alle istituzioni maggiore attenzione verso un problema, quello dell'immigrazione, che il partito di Giorgia Meloni ritiene essere centrale per le sorti del quartiere.

«Questa ormai è un'area non più italiana - ha commentato il vice coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Pietro Diodato - lo è solo formalmente. Ci sono migliaia di extracomunitari dediti ad attività illegali e rom che rovistano nei cassonetti per rivendere i materiali sulla pubblica piazza. Sono cose sotto agli occhi di tutti. Mi preoccupo - ha proseguito Diodato - sopratutto per gli anziani che ormai non scendono più nemmeno per fare la spesa perchè hanno paura».
 

Durante il corteo non si sono registrati incidenti con i numerosi extracomunitari che affollavano le vie del Vasto. All'altezza di via Bologna, sede dello storico mercatino etnico, qualche immigrato ha inveito da lontano contro i manifestanti, senza però passare alle vie di fatto vista anche la massiccia presenza di forze dell'ordine.

«Siamo qui per manifestare la nostra solidarietà a Maggio - ha dichiarato il consigliere comunale Andrea Santoro - vittima di una aggressione mentre denunciava quello che accade in questo quartiere. L'amministrazione de Magistris ha rinunciato a far sentire la presenza del Comune in questa zona. Anche le altre istituzioni, come la Prefettura, hanno fatto scelte scellerate per questo territorio, concentrando proprio qui un gran numero di centri di accoglienza. Questo non poteva che tradursi nell'attuale situazione di degrado e insicurezza». 

Proprio la presenza dei centri di accoglienza - gli ormai famigerati Cas - è stata al centro degli slogan lanciati da Casapound durante il corteo: «Non vogliamo altri centri di accoglienza – dichiara Giuseppe Savuto, portavoce cittadino del movimento -, siamo assolutamente contrari alla politica immigratoria che da anni sta riversando per le strade del Vasto e della Ferrovia migliaia di nullafacenti o dediti perlopiù ad attività illegali. Tutti i giorni la cronaca locale ci parla di episodi di violenza compiuti da immigrati clandestini, cosa che fa scattare un vero e proprio coprifuoco serale per gli abitanti e i commercianti della zona, costretti a rinchiudersi nelle proprie abitazioni. Da sempre siamo contrari all’invasione del nostro territorio e siamo pronti a tutto pur di difendere questo quartiere, sostenendo i cittadini fattivamente nella protesta di oggi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA