ll racket della camorra: decine di arresti, trovati 2,5 milioni nascosti nel muro

ll racket della camorra: decine di arresti, trovati 2,5 milioni nascosti nel muro
di Dario Sautto
Mercoledì 5 Dicembre 2018, 08:10 - Ultimo agg. 15:32
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CASTELLAMMARE - Blitz anticamorra nell'area stabiese: decine di arresti. Fin dalla notte è in corso una vasta operazione della Polizia di Stato coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

I poliziotti della Squadra Mobile partenopea e gli uomini del Commissariato di Castellammare di Stabia stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli nei confronti di numerose persone.

Tra gli arrestati figurano Teresa Martone, vedova del boss D'Alessandro, e alcuni imprenditori tra cui Adolfo Greco, ritenuto in passato uomo di fiducia di Cutolo e già coinvolto negli anni Ottanta nella vicenda dell'acquisto del Castello di Ottaviano.
 

L'operazione Olimpo ha permesso alla polizia di scoprire i rapporti tra l'imprenditore ex cutoliano Greco e i capi dei clan dell'area stabiese. Nel corso delle indagini, infatti, è emerso come Greco fosse vittima di estorsione, ma a sua volta curava i rapporti con i vari boss «per risolvere eventuali questioni di strada».

Nella sede della Cil srl, sua azienda di famiglia, si presentavano - solo su appuntamento - i vari referenti dei clan D'Alessandro, Cesarano, Di Martino e Afeltra, ma anche alcuni imprenditori che chiedevano la sua intercessione con loro. Secondo gli investigatori, coordinati dal pm Giuseppe Cimmarotta, Greco avrebbe versato ogni anno 5mila euro ciascuno per la detenzione dei fratelli Pasquale e Vincenzo D'Alessandro, direttamente alla mamma Teresa Martone, così come ai vari detenuti del clan Cesarano perché «io conosco Nanduccio», il capoclan dei 30 ergastoli e delle due lauree Ferdinando Cesarano.

In alcuni casi, le intercettazioni hanno rivelato come Greco si fosse proposto da intermediario con un imprenditore di Agerola per il recupero di due camion carichi di merce rubati, favorendo però il clan Afeltra a cui avrebbe costretto la vittima a rivolgersi.

Nel corso delle operazioni, grazie all’utilizzo delle sofisticate apparecchiature in uso alla Polizia Scientifica,  nell’intercapedine dell'appartamento di Greco sono state trovate banconote per l’ammontare di circa 2,5 milioni di euro, su cui sono in corso accertamenti.

In carcere sono così finiti Adolfo Greco, Michele Carolei, Vincenzo Di Vuolo, Attilio Di Somma e Liberato Paturzo. Ai domiciliari, invece, Teresa Martone, Francesco Afeltra, Raffaele Carolei e Umberto Cuomo. Già detenuti Giovanni Cesarano, Luigi Di Martino, Nicola Esposito e Aniello Falanga, tutti ai vertici del clan Cesarano. Sono irreperibili due dei capi dei clan Di Martino e Afeltra.
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