Presente alla conferenza anche Franco Malvano, commissario antiracket a antiusura della Regione Campania: «La novità di questo progetto è che per tali soggetti a rischio si crea un vero e proprio »tutoraggio«, ovvero a loro disposizione ci sarà un pool di professionisti, dallo psicologo al civilista, dal penalista al fiscalista, che si mette al fianco della vittima per sostenerla a 360ø.
Ovvero offrendo sostegno psicologico e morale, aiutandolo nel controllo della gestione delle risorse, nella risoluzione dell'indebitamento procurato dialogando con le banche, accompagnandolo nella denuncia e costituendosi parte civile, in modo da sostenerlo anche fisicamente nel processo. Infine questo pool aiuta la vittima a preparare la richiesta di ristoro, prevista dalla legge, per danni morali e materiali. È un progetto innovativo e non a caso anche l'Unione Europea si è interessata». Luigi Cuomo, presidente nazionale di SOS IMPRESA-Rete per la legalità, ha inoltre spiegato: «Le vittime di estorsioni o di usura devono capire che denunciare conviene: non è soltanto un rischio e un atto di coraggio, ma un atto di dignità e innanzitutto di convenienza, di amore della libertà per la propria azienda, per il territorio e per la famiglia. Lo Stato interviene, anche in modo importante, a favore di chi denuncia con elargizioni a fondo perduto e mutui senza interessi. Basti pensare che in Italia in 6 anni sono stati concessi 120 milioni di euro a coloro che hanno avuto il coraggio di dire basta».