Racket, ecco il tutor delle vittime:
fondi in arrivo per chi denuncia

Racket, ecco il tutor delle vittime: fondi in arrivo per chi denuncia
Mercoledì 23 Ottobre 2019, 20:24
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«L'adozione sociale delle vittime di racket e usura», è il progetto finanziato dalla Regione Campania nell'ambito del Por Campania Fse 2014-2020 e curato da Sos Impresa-Rete per la Legalità con Confesercenti Campania presentato oggi nella sede napoletana di Confesercenti. L'adozione sociale consiste nella sperimentazione, inedita in Italia, di una figura istituzionale del tutor di prevenzione e solidarietà a favore di quanti sono vittime, o anche potenziali vittime, del racket e/o usura ed anche verso chi si trova in una particolare condizione di sovra indebitamento. I fondi, circa 2.5 milioni di euro, sono a disposizione degli imprenditori che denunciano i criminali. Ha aperto la conferenza Vincenzo Schiavo, presidente Interregionale (Campania e Molise) di Confesercenti: «Questo progetto è uno strumento importantissimo fornitoci da una splendida intuizione della Regione Campania, che testimonia come lo Stato creda in una spinta di legalità che, come uno tsunami, deve coinvolgere il nostro territorio, l'Italia, l'economia delle imprese e le nostre associazioni, perché solo quando la nostra economia sarà sana e pulita sarà possibile parlare di vero sviluppo del Paese». Un plauso al progetto è stato dato da Annapaola Porzio, già Prefetto e attualmente commissario nazionale di Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura. «Questo progetto è molto rilevante, perché significa che non c'è solo l'intercettazione di chi è soggetto a racket o a usura, ma c'è un sostegno reale, concreto. È fondamentale che la vittima che denuncia non venga mai lasciata sola. Questo progetto può essere un modello di riferimento ripetuto anche in altre regioni. In questo ampio ragionamento va fatto un discorso anche con le banche: agli istituti di credito va spiegato che aiutare gli imprenditori significa aiutare l'economia sana e quindi aiutare se stessi».

Presente alla conferenza anche Franco Malvano, commissario antiracket a antiusura della Regione Campania: «La novità di questo progetto è che per tali soggetti a rischio si crea un vero e proprio »tutoraggio«, ovvero a loro disposizione ci sarà un pool di professionisti, dallo psicologo al civilista, dal penalista al fiscalista, che si mette al fianco della vittima per sostenerla a 360ø.
Ovvero offrendo sostegno psicologico e morale, aiutandolo nel controllo della gestione delle risorse, nella risoluzione dell'indebitamento procurato dialogando con le banche, accompagnandolo nella denuncia e costituendosi parte civile, in modo da sostenerlo anche fisicamente nel processo. Infine questo pool aiuta la vittima a preparare la richiesta di ristoro, prevista dalla legge, per danni morali e materiali. È un progetto innovativo e non a caso anche l'Unione Europea si è interessata». Luigi Cuomo, presidente nazionale di SOS IMPRESA-Rete per la legalità, ha inoltre spiegato: «Le vittime di estorsioni o di usura devono capire che denunciare conviene: non è soltanto un rischio e un atto di coraggio, ma un atto di dignità e innanzitutto di convenienza, di amore della libertà per la propria azienda, per il territorio e per la famiglia. Lo Stato interviene, anche in modo importante, a favore di chi denuncia con elargizioni a fondo perduto e mutui senza interessi. Basti pensare che in Italia in 6 anni sono stati concessi 120 milioni di euro a coloro che hanno avuto il coraggio di dire basta». 
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