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«Il Pascale, negli ultimi 5 anni, con il rinnovamento della tecnologia in uso, ha portato il numero dei pazienti trattati da 1257 nel 2015 a 2233 nel 2019, lavorando in h12 dal lunedì al venerdì, e dal 2018 anche il sabato mattina, con un adeguato organico, competente e professionalmente aggiornato rispetto alle nuove tecnologie», spiega Paolo Muto, direttore della Radioterapia dell'Irccs partenopeo. «Questa intensa attività - aggiunge - ha messo in condizioni di abbreviare la lista d'attesa a tempi più che ragionevoli, per i pazienti che necessitano di tali trattamenti». Risultati che è stato possibile raggiungere anche grazie al fatto che il reparto è dotato di tre acceleratori lineari, di un Cyberknife, di una Brachiterapia Hdr, di una Tac dedicata alla centratura e alla pianificazione dei trattamenti nonché di una Iort.
«Far funzionare le radioterapie in h12 - sottolinea il direttore generale del Pascale Attilio Bianchi - significa frenare la migrazione sanitaria, al fine di poter curare sempre meglio i pazienti nel proprio territorio.
Ma per il Pascale si tratta solo del primo traguardo. L'apertura domenicale della Radioterapia è solo l'inizio di una serie di progetti pronti a prendere il via e che riguarderanno anche l'Ascalesi, dove verranno installate due nuove macchine di radioterapia», conclude.