Ragazzo morto a Napoli, la svolta in un capello: domani i funerali ai Pallottini

Ragazzo morto a Napoli, la svolta in un capello: domani i funerali ai Pallottini
di Leandro Del Gaudio
Mercoledì 12 Febbraio 2020, 08:00 - Ultimo agg. 21:46
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Non ci sono scene di nervosismo, né attimi di tensione. Non ci sono spallate, sguardi di sfida o qualcosa che - anche solo alla lontana - possa far immaginare il preludio di una rissa o di un litigio.

A rivedere la sequenza di immagini all'interno del Flame, il locale di via Aniello Falcone dove Guglielmo Celestino era stato ospite di una festa, non è emerso nulla di sospetto. Quanto basta a immaginare che l'ultima notte di vita per Guglielmo Celestino - quella tra giovedì e venerdì scorsi - sia stata tranquilla, senza particolari scossoni, senza qualcosa che possa giustificare uno stato di particolare nervosismo.

È uno dei punti fermi dell'inchiesta condotta dalla Procura di Napoli sul decesso del 19enne napoletano, dopo una caduta di qualche metro da una balaustra di via Falcone.

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Ieri si è proceduto a formalizzare la nomina di un anatomopatologo, a cui spetta il compito di fornire una risposta ai primi quesiti posti dalla Procura, in uno spettro di domande da ricondurre al profilo scientifico. Chiara la strategia investigativa. Con l'autopsia si dovrà chiarire se c'erano sostanze alcoliche o di altro tipo nell'organismo del giovane Guglielmo, un modo diretto per cercare una causa - ammesso che ce ne sia - rispetto alla caduta. Indagini che scavano nelle ultime ore di vita del ragazzo.
 
 

Inchiesta condotta dal pm Mario Canale, sotto il coordinamento dei procuratori aggiunti Simona Di Monte e Nunzio Fragliasso, che batte una pista su tutte: quella dell'incidente, della fatalità accidentale.

Possibile che il ragazzo, dopo aver trascorso qualche ora nel chiuso del locale, abbia sentito l'esigenza di prendere una boccata d'aria, appoggiandosi su una balaustra. Avrebbe perso l'equilibrio, cadendo al suolo, rovinando per qualche metro. In tasca aveva soldi e cellulare, quanto basta a sgomberare il campo dall'ipotesi di una rapina, di un'aggressione di carattere predatorio. Anche gli amici e i parenti ascoltati non hanno accennato a situazioni di squilibrio, nè hanno riferito elementi in grado di fornire una spiegazione rispetto alla decisione di isolarsi e di appoggiarsi alla balaustra di via Falcone per qualche minuto.

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Il resto lo dovrà chiarire la biologia.

Ieri mattina c'è stato il conferimento di incarico a uno specialista che dovrà risolvere i quesiti posti sul tavolo del pm, quesiti che fanno riferimento all'ambito tossicologico. Accertamenti su un capello e su altri tessuti, nel tentativo di sgomberare il campo da ogni suggestione possibile sul decesso di Guglielmo.

Tra una decina di giorni saranno consegnati gli esiti delle perizie mediche.
 

Una vicenda che ha lasciato tanti punti da chiarire, specie in seno a chi aveva conosciuto e frequentato il 19enne. Appassionato di sport, legato a valori sani, mai una cattiva compagnia o una macchia nei suoi 19 anni di vita. Quanto basta ad andare fino in fondo, nel tentativo di chiarire cosa abbia provocato una fine tanto assurda. Un malore? Un incidente? La parola passa ai consulenti entrati in campo ieri mattina, che hanno reso possibile la riconsegna della salma ai genitori per il funerale.

I funerali si terranno nella chiesa dei Pallottini in piazza Europa, domani alle 16. Un momento corale, atteso da tantissime persone - per lo più giovani - che hanno avuto modo di conoscere Guglielmo. Un ragazzo sensibile, gentile, raffinato: lo descrivono così gli amici e i parenti, ricordando la sua dedizione per gli altri e per i valori sani della vita. A leggere le testimonianze e i ricordi degli amici di Guglielmo, si comprende il senso di rabbia e di stupore per una morte per molti versi assurda, ingiustificata. Ed è in questo senso che la Procura punta a compiere tutte le verifiche possibili per dare un senso a quanto accaduto giovedì scorso.
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