Difendere il giornalismo d'inchiesta è un dovere civile. Oggi è sempre più difficile scavare tra le pieghe della realtà, riuscendo a dribblare l'ondata di fake news, depistaggi, versioni edulcorate e veline accomodanti: per un giornalista il primo dovere deve restare quello della ricerca della verità. Per questo il giornalismo investigativo va supportato e incoraggiato quale strumento indispensabile per garantire un completo diritto all'informazione.
Il tema è stato al centro del dibattito tenuto a Napoli in occasione del premio “Le sociologie per il giornalismo investigativo e sociale” intitolato a Robert Ezra Park.
Il premio a Ranucci è stato fortemente voluto dalla presidente della Commissione Anticamorra e Beni Confiscati del Consiglio Regionale, Carmela Rescigno, che nel suo intervento introduttivo ha sottolineato quanto fondamentale sia oggi per la democrazia un giornalismo libero, indipendente e capace di garantire un'informazione completa. «Per questo, e non certo a caso - ha detto Rescigno - la scelta è caduta su Sigfrido Ranucci, che in questi anni ha saputo arricchire il servizio pubblico della Rai di contenuti importanti e sempre originali».
«Se fatto bene - ha dichiarato Ranucci - il giornalismo ha un impatto sociologico, soprattutto se tratta temi come quello della criminalità organizzata, delle scelte politiche, della cattiva amministrazione, che hanno un impatto sociologico. “Report" non è soltanto un marchio importante per la Rai, ma rappresenta il futuro, perché forse, ad oggi, è l’unica palestra di giornalismo investigativo televisivo, anche dal punto di vista dell’utilizzo dei social. Ci manteniamo rigorosamente alla nostra mission. Siamo una trasmissione che, attraverso i social, fa più movimento nel panorama del giornalismo italiano». Il vicedirettore di Rai 3 ha infine voluto dedicare il premio (un microfono stilizzato, opera del maestro Mario Iaione) «a tutti quei giornalisti bravi e meno fortunati di me: quelli, per intenderci, che lavorano per compensi bassissimi, e soprattutto senza una tutela legale che a noi è garantita invece dalla Rai".